L’AVVOCATO DI BERLUSCONI LONGO SHOCK: A KABOBO AVREI SPARATO ALLE GAMBE CON LA MIA PISTOLA

 


Sono dichiarazioni shock quelle che Piero Longo, parlamentare e legale di Silvio Berlusconi, rilascia a La Zanzara in merito a quanto accaduto a Milano lo scorso week end, quando il ghanese Kabobo uccise tre persone con un piccone. “Io gli avrei sparato con la mia pistola, immediatamente – ha detto -. Subito dopo aver capito cosa stava facendo, gli avrei sparato alle gambe“.

Poi entra nel dettaglio. “Basta sparare alle gambe per farlo smettere di dare picconate alla gente. Se non si fosse fermato, avrei sparato di nuovo alle gambe e poi addosso – ha precisato Longo – Con chi credete di parlare? Non mi sarei andato a nascondere da qualche parte. Ho la pistola qui davanti a me, nel mio studio, anche se non posso portarla né alla Camera né in tribunale e nemmeno in treno”.

Poi Longo parla delle vicende giudiziarie del suo assistito, Berlusconi, escludendo l’ipotesi interdizione. Se si verificasse questa ipotesi il governo cadrebbe. Longo ritiene anche “poco probabile” un’assoluzione di Berlusconi al processo Ruby. “Lo dico con riferimento all’atmosfera che si vive ma non mi arrendo di fronte alle probabilità, altrimenti dovrei ammettere che non ci sono gli estremi per assolverlo. Dobbiamo ancora intervenire noi, io e Ghedini, e ovviamente speriamo di cambiare le cose – spiega Longo – Se Berlusconi fosse interdetto dai pubblici uffici, al giudizio della Cassazione, il governo cadrebbe forse un secondo prima dell’interdizione. Berlusconi ha capacità politiche eccezionali: potrebbe riuscire a cavalcare un’interdizione uscendo dal parlamento e rimanendo a capo di una coalizione politica”.
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