sabato 10 marzo 2012

I MENO NOTI, QUELLI PIÙ NASCOSTI

L'incredibile storia di Luigi Frati



Il magnifico rettore della Sapienza è un monumento vivente al nepotismo italico. Eppure resta lì, intoccabile come nessun altro.

 FRATELLI D'ITALIA Magari fossero fratelli d'Italia. Più azzeccato, Frati d'Italia. E se il Paese fosse un "Paese normale" il caso di Luigi Frati, rettore della Sapienza, protagonista di una storia a dir poco incredibile, avrebbe preso ben altra piega. Così nella spassosa possibilità del "Paese normale" il leader di riferimento dei "tassinari de Roma" Loreno Bittarelli, noto per aver mollato un paio di "pizze" (ceffoni) all'allora ministro Fabio Mussi, non si sarebbe mai sognato di condizionare e sconfiggere il governo centrale. Il rettore e il tassista: ecco qua da un estremo all'altro, gli intoccabili più intoccabili d'Italia.

VADO A NOZZE
Dopo Lorenzo il Magnifico, il Magnifico Rettore. Sulle cui gesta c'è di tutto: inchieste e commissioni d'inchiesta, un verdetto del Tar, paginate di giornali, da "l'Espresso" al "Corriere della Sera", trasmissioni tv vedi "Report", nomi e cognomi. Per riassumere: il nostro Magnifico, sostenuto da destra e da sinistra, da industrie farmaceutiche e da chi più ne ha più ne metta, oltre a gestire concorsi, cattedre e bilanci da milioni di euro, è il monumento al nepotismo italico. Nota di colore: quale location sceglie per la festa di nozze della figlia Paola? Che domande: in un tripudio di porchetta e bignè, l'aula grande di medicina.

COLPO AL CUORE
In cattedra, non solo la moglie Luciana Angeletti, ex prof di Lettere di scuola superiore, ora ordinario di Storia della medicina. Anche la figlia Paola, laurea in Legge, ordinario di Medicina legale: tutte e due nella facoltà-famiglia di cui Frati è stato preside per un breve periodo, solo diciotto anni. E dove il figlio Giacomo a 28 anni diventa ricercatore, e una decade dopo è ordinario e cardiochirurgo. Ora è primario di malattie cardio-vascolari al Policlinico, ma prima, nella succursale a Latina, era il capo di cardiologia e là, rivelano "Report" e il "Corriere" il 28 febbraio, la mortalità su operazioni al cuore di bypass aorto-coronarico arrivava al 6 per cento, più che doppia rispetto agli altri ospedali. Ma in fondo i figli non sono forse piezz' e core?  

 STOP A MONTI Dal canto suo Bittarelli, capovillaggio dei radiotaxi, un po' Aldo Maccione, un po' Max Tortora che imita Sordi, quartier generale la villa a Casal Lombroso che era, udite udite,di Roger Moore, ha festeggiato. E' riuscito a stoppare le liberalizzazioni del ramo: intoccabile con questo governo, con quello di Prodi, con quello di Berlusconi. "Cercate di non massacrarci le chiappe", ha detto a Luca Telese parlando della protesta e come dargli torto: vista la sedentarietà della professione le suddette vanno protette, eccome. A "Piazza pulita" dichiara: "Ce scappa er morto, la guerra civile". E chi lo tocca, ancora una volta?

MIEI CARI Questo il memo della situazione. Tornando a Frati: come è possibile che nonostante rivelazioni sempre più inquietanti, il Magnifico non venga neppure lambito? Proprio al tempo di un governo che, colmo dei colmi, come ha detto Enrico Mentana al Tg La7 sempre il 28 febbraio affrontando il tema, è affollatissimo di rettori? Nei giorni seguenti, nessun media ritorna sulla faccenda. Il silenzio è assoluto. Invece l'intoccabile tassista cinguetta il nome del santo in paradiso "Maurizio Gasparri commovente, meriterebbe la nomina di "tassista onorario"". L'intoccabile rettore zero, neanche un "a sua insaputa". "Il futuro è passato qui" è il motto che ha scelto per la Sapienza. Il suo e dei suoi cari di sicuro. Ma vista la situazione, il futuro deve essere scappato a gambe levate. Figuriamoci gli altri.
(di Denise Pardo da L'espresso 08 marzo 2012)
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