mercoledì 4 febbraio 2015

2 LETTERE DI CITTADINI AL PRESIDENTE MATTARELLA


Egregio Sig. Presidente della Repubblica, 
Lei oggi assume nella pienezza delle Sue funzioni il Suo alto incarico che La vede presidio e garanzia della Carta Costituzionale e tutela della sovranità Popolare sancita dalla Carta Fondamentale, da comune Cittadino Le auguro un buon lavoro ma ritengo anche, tenendo conto della Sua consolidata competenza e in materia Costituzionale e in materia giuridica, richiamare la Sua attenzione su alcuni dei tanti punti che a mio modesto parere necessitano di immediati interventi correttivi. 
Lei certo mi insegna che Imposta, il singolare non è casuale, è tasse non sono la stessa cosa, la prima trae il suo fondamento nell'Articolo 53 della Costituzione della Repubblica che ovviamente Lei conosce perfettamente, può esistere uno stravagante proliferare di imposte quale quello esistente in Italia? 
Se è vero come è vero che una tassa deve essere correlata al principio di controprestazione, può esistere questo inestricabile coacervo di tasse che addirittura gravano su altre tasse?
Può, come nei fatti esiste, farsi una commistione fra imposta e tasse dando origine a dei fantasiosi strumenti fiscali? 
A Lei ed alla Sua alta competenza chiedo da Cittadino al suo Presidente, ha un qualche fondamento giuridico una " tassa sul possesso"?

E ancora, tenendo presente l'articolato disposto dell'Articolo 47 della Costituzione che Lei certo si accinge a tutelare con la dovuta severità, può la proprietà dell'abitazione essere intesa come un lusso o come un stravagante "vizio" molto italiano, come spesso si è fatto e detto da parte della classe politica, o non piuttosto un preciso diritto dei Cittadini che la Repubblica ha obbligo costituzionale non solo di garantire ma anche di incentivare e favorire, così come la proprietà dei terreni agricoli, sono oggi questi diritti tutelati ed incentivati o non sono forse vessati ed aggravati da una fiscalità aggrovigliata e irrispettosa e del Dettato Costituzionale e del Diritto e persino del più elementare buon senso? Mi limito a chiedermi e chiderLe, sono forse i metri quadri a produrre rifiuti solidi urbani o non piuttosto le persone? E mi fermo chè farei torto alla Sua intelligenza e competenza se esemplificassi oltre e tanto potrei, nei fatti si è creata un assai complesso intreccio di abusi, furberie, illegalità legalizzata ed incostituzionalità serpeggiante indegna di una Stato che dovrebbe invece restare sempre e rigidamente nei binari delle regole fondamentali che ci siamo dati, il derogare non può appartenere alle Istituzioni così come si pretende e giustamente che non appartenga ai Cittadini.
Nel chiudere e nel ribadirLe i miei modesti auguri di buon lavoro, auspico che la Sua competenza ed il suo amore per la Patria La spinga a farsi promotore del rientro tempestivo delle nostre Istituzioni nell'ambito delle Regole Stabilite e che tramite La Sua Alta Figura venga restituito al Popolo Sovrano la Sua piena Sovranità senza infingimenti, se è vero come è vero che la nostra è una Democrazia Parlamentare e questo implica il conferire per forza di cose deleghe più o meno ampie ai propri rappresentanti è anche vero che da troppo tempo essi non sono più tali, delegatus delegare non potest, eppure oggi in Parlamento siedono persone in base ad un concatenarsi di deleghe che poco hanno a che spartire con una Democrazia Parlamentare e molto con un'Oligarchia Partitocratica sempre più autoreferente. Lei ha oggi raggiunto il più alto livello che un Cittadino possa raggiungere e questo la pone nella invidiabile situazione di dover rispondere solo ed esclusivamente alla Sua coscienza, può agire da politico ma ha la preziosa occasione di poter agire da Cittadino, il primo dei Cittadini, Lei, da oggi, non appartiene più alla politica, Lei oggi più che mai deve appartenere al Popolo. Che Dio la ispiri.
Con tutto il dovuto rispetto,
in Trieste 3 Febbraio 2015

Ma c'è pure un'altra lettera di una cittadina che desidero qui sotto riportare:
:
Caro Presidente…. nella Certezza che Lei Farà Rispettare…..la Sentenza del 4 Dicembre 2013…..della Corte Costituzionale….di cui Lei Era Membro Giudicante……ed in cui Dichiarava 
l’Illeggittimità Costituzionale degli Articoli 83, Comma 1, n. 5 e Comma 2 del d.P.R. 20 Marzo 1957 n. 361…..dell’Art. 17 Commi 2 e 4, del Decreto Legislativo 20 Dicembre 1993, n. 533….. dell’ Art. 4 Comma 2, e 59 del d.P.R. n. 361 del 1957….dell’Art. 14, Comma 1, del d.lgs. n. 533 del 1993…..che Sancisce l’Incostituzionalità delle Ultime Tre Legislature e degli Ultimi Cinque Governi Succedutisi in Italia….Ci Appelliamo alla Sua Coerenza per Far Rispettare il Giuramento di Coloro che Sono al Servizio dello Stato…..“Giuro di Essere Fedele alla Repubblica Italiana, di Osservarne la Costituzione e le Leggi e di Adempiere con Disciplina ed Onore Tutti i Doveri del Mio Stato per la Difesa della Patria e la Salvaguardia delle Libere Istituzioni”…..la Nostra Amata Costituzione di cui Lei è Garante…..Sancisce che coloro che Presiedono a Cariche Pubbliche …..Devono Rispettare e Possedere i Requisiti di Onorabilità e Provata Onestà….. cosa Elusa in un Parlamento con 100 Indagati, Inquisiti, Condannati e Prescritti…....Caro Presidente …..il Popolo Confida in lei e nella Sua Coerenza Costituzionale affinchè Quanto Sopra Elencato sia Rispettato …..Riportando l’Italia alla Legalità ed Onorabilità……e Mandando a Casa Tutti Coloro che Non hanno i Requisiti Richiesti….così come di Farsi Garante che la Legge sia Rispettata Nei Fatti e non Solo nelle Parole e che Sia Realmente Uguale per Tutti…...Ci Appelliamo alla Sua Sensibilità di Fare Chiarezza e Giustizia per le Vittime dell’Uranio Utilizzato in Bosnia ed a Riparare agli Errori fatti in Merito…..così come a Garantire Giustizia per le Vittime dell’Amianto……e quelle Della Terra dei Fuochi……le Vittime dell’Ilva Di Taranto…...le Altre Mille Ingiustizie che Avviliscono e Ledono i Basilari Diritti del Popolo….dalla Libertà di Espressione a quella di Manifestare il Proprio Dissenso…..la Nostra Costituzione Sancisce il Diritto alla Resistenza quando si Promulgano Leggi non Condivise dal Popolo come la TAV….le Trivellazioni in Irpinia e nella Basilicata….. così come di Fare Chiarezza sui Sucidi di Stato nelle Divise che Stanno Crescendo in Maniera Esponenziale…..da Nord a Sud Comprese le Isole….Tutta l’Italia Soffre…..Tante cose Chiedono Attenzione e Chiarezza Immediata……Sono i Compiti e Doveri…..Seppur Gravosi…..di un Buon Presidente della Repubblica il cui Ricordo Resterà nella Memoria Storica Futura……se Rispetterà la Volontà del Popolo…...così come fu, è e Sarà per l’Amato ed ancor Compianto Presidente Sandro Pertini (Medea giò)
(Lista aggiornata a gennaio 2013)
116. ABRIGNANI Ignazio (PDL) - indagato per dissipazione post-fallimentare. 
117. ALESSANDRI Angelo (Lega Nord) - indagato per finanziamento illecito ai partiti.
118. ANGELUCCI Antonio (PDL) - Indagato per associazione a delinquere, truffa e falso.
119. ARACU Sabatino (PDL) - Rinviato a giudizio nella sanitopoli abruzzese.
120. BARANI Lucio (PDL) - Richiesta di rinvio a giudizio per abuso d’uffici. 
121. BARBARESCHI Luca (Gruppo Misto) - Indagato per abusivism. 
122. BERLUSCONI Silvio (PDL) - 2 amnistie (falsa testimonianza P2, falso in bilancio Macherio); 1 assoluzione per depenalizzazione del reato (falso in bilancio All Iberian); 2 processi in corso (intercettazioni Unipol, processo Ruby). 5 prescrizioni (Lodo Mondadori, All Iberian, Consolidato Fininvest, Falso in bilancio Lentini, processo Mills). Il 9 maggio 2013 è stato condannato in secondo grado a 4 anni di reclusione - tre dei quali condonati per l'indulto - per frode fiscale nell'ambito del processo sui diritti tv per le reti Mediaset. Confermata anche la condanna per Berlusconi a 5 anni di interdizione dai pubblici uffici e di 3 anni dagli uffici direttivi. Dovrà pagare un risarcimento di 10 milioni di euro all'Agenzia delle Entrate. Il 7 marzo 2013 è stato condannato ad 1 anno di reclusione per concorso in rivelazione di segreto di ufficio nel processo 'Unipol' (Fassino-Consorte), e a versare 80 mila euro come risarcimento a Piero Fassino. Il 24 giugno 2013 è stato condanna a sette anni di carcere per concussione per costrizione (e non semplice induzione indebita) e prostituzione minorile, con interdizione perpetua dai pubblici uffici.
123. BERNARDINI Rita (PD) - Condannata nel 2008 a quattro mesi per cessione gratuita di marijuana, pena estinta per indulto. L'atto fu una azione di protesta compiuta insieme ai Radicali per chiedere la depenalizzazione della coltivazione della marijuana per fine personale e l’uso della cannabis a fine terapeutico.
124. BERRUTI Massimo Maria (PDL) - condannato in appello a 2 anni e 10 mesi nell'inchiesta per i fondi neri Fininvest.
125. BOSSI Umberto (Lega Nord) - condannato a 8 mesi di reclusione per finanziamento illecito, 1 anno per istigazione a delinquere, 1 anno e 4 mesi per vilipendio alla bandiera poi indultati, oggi è indagato per truffa ai danni dello Stato.
126. BRAGANTINI Matteo (Lega Nord) - condannato in appello per propaganda razziale.
127. BRANCHER Aldo (PDL) - condannato in primo grado e appello per falso in bilancio e finanziamento illecito al psi. Il primo reato prescritto, il secondo depenalizzato. Indagato per ricettazione. Condannato in appello a due anni per appropriazione indebita e ricettazione.
128. BRIGANDI' Matteo (Lega Nord) - condannato in primo grado per truffa aggravata alla regione Piemonte.
129. BRIGUGLIO Carmelo (PDL) - vari processi a carico (truffa, falso, abuso d'ufficio), alcuni prescritti, alcuni trasferiti ad altri tribunali ed in seguito assolto.
130. BOSI Francesco (UDC) - Indagato per abuso d'ufficio 
131. CALDEROLI Roberto (Lega Nord) - indagato per ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale prescritto. Indagato per truffa dal Tribunale dei ministri, i senatori votano contro l’autorizzazione a procedere.
132. CALIENDO Giacomo (PDL)- Indagato per violazione della legge Anselmi sulle società segrete (inchiesta nuova P2). 
133. CAMBER Giulio (PDL) - condannato in via definitiva per millantato credito.
134. CAPARINI Davide (Lega Nord) - resistenza a pubblico ufficiale prescritto.
135. CARLUCCI Gabriella (Udc, eletta nel Pdl): condannata a risarcire una sua collaboratrice.
136. CARRA Enzo (UDC): ai tempi di Tangentopoli finì in manette davanti alle telecamere, è stato condannato in via definitiva a 16 mesi per false dichiarazioni ai pm.
137. CASTAGNETTI Pierluigi (PD) - rinviato a giudizio per corruzione, prescritto.
138. CASTELLI Roberto (Lega Nord) - indagato per abuso d'ufficio patrimoniale, il Senato vota totale immunità.
139. CATONE Giampiero (PDL) - condannato in primo grado a otto anni per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata, falso, false comunicazioni sociali e bancarotta fraudolenta pluriaggravata.
140. CESA Lorenzo (UDC) - condannato in primo grado per corruzione aggravata, condanna annullata in appello per incompatibilità del GIP, indagato per truffa e associazione a delinquere.
141. CESARO Luigi (PDL) - Indagato per associazione camorristica. 
142. CIARRAPICO Giuseppe (PDL) - condannato per truffa aggravata e continuata ai danni di INPS e INAIL, multa per violazione legge tutela "lavoro fanciulli e adolescenti", condannato per falso in bilancio e truffa, condanna per diffamazione, condannato per bancarotta fraudolenta, condannato per finanziamento illecito, condannato per il crac "valadier", condannato in appello per assegni a vuoto e in seguito reato depenalizzato, condanna in primo grado per abuso ed in seguito prescritto, condannato per truffa e violazione della legge sulle trasfusioni, rinviato a giudizio per ricettazione, indagato per truffa ai danni di palazzo Chigi.
143. CICCHITTO Fabrizio (PDL) - Il suo nome compare nelle liste della loggia massonica P2: fascicolo 945, numero di tessera 2232, data di iniziazione 12 dicembre 1980. All’epoca della scoperta degli elenchi Cicchitto era deputato e membro della direzione del Psi. è uno dei pochi ad aver ammesso di aver sottoscritto la domanda di adesione.
144. CRISAFULLI Vladimiro (PD) - Ex sindaco di Enna e uomo forte dei Ds siciliani, è sotto inchiesta insieme a Totò Cuffaro per violazione di segreto d’ufficio nell’inchiesta su Messina Ambiente. Ë stato indagato dalla procura di Caltanissetta per concorso esterno in associazione mafiosa. Indagine archiviata nel febbraio 2004.
145. COSENTINO Nicola (Pdl): accusato di legami con il clan dei Casalesi, il Parlamento ha negato la richiesta d’arresto. Imputato anche nell’inchiesta sulla P3.
146. CUFFARO Salvatore (UDC) - condannato per favoreggiamento. Il 18 gennaio 2008 Cuffaro viene dichiarato colpevole di favoreggiamento semplice nel processo di primo grado per le 'talpe' alla Dda di Palermo. La sentenza di primo grado condanna Cuffaro a 5 anni di reclusione nonché all'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Il 22 gennaio 2011 la Corte di Cassazione conferma in via definitiva la condanna 7 anni di reclusione inflittagli l'anno prima dalla Corte di Appello di Palermo, nonostante la richiesta di eliminazione dell'aggravante mafiosa da parte del procuratore generale. Il giorno stesso Cuffaro si costituisce e viene rinchiuso nel carcere romano di Rebibbia.
147. CURSI Cesare (PDL) - Indagato per corruzione. 
148. CUSUMANO Stefano (Udeur) - Arrestato nel 1999 a Catania con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e turbativa d’asta. Oggi resta sotto processo, con la sola accusa di turbativa d’asta, per gli appalti del nuovo ospedale Garibaldi di Catania. È senatore della Repubblica..
149. D'ALEMA Massimo (PD) - finanziamento illecito accertato, prescritto.
150. D’ALI' Antonio (PDL): rinviato a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa.
151. DE ANGELIS Marcello (PDL) - condannato per banda armata e associazione eversiva.
152. DE GREGORIO Sergio (PDL) - indagato per associazione per delinquere, concorso in truffa e truffa aggravata, concorso in bancarotta fraudolenta. Il Senato ha negato l’autorizzazione all’arresto.
153. DELL'UTRI Marcello (PDL) - condannato per false fatture e frode fiscale, condannato in appello per tentata estorsione mafiosa, condannato in secondo grado a 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa ma annullata con rinvio dalla Cassazione.
154. DEL PENNINO Antonio (PDL) - ha patteggiato una pena di 2 mesi e 20 giorni nel processo per le tangenti Enimont. A ottobre 1994 altro patteggiamento: di una pena di 1 anno, 8 mesi e 20 giorni per tangenti relative alla Metropolitana milanese. Prescritto per corruzione.
155. DE LUCA Francesco (PDL) - indagato per tentata corruzione in atti giudiziari.
156. DE Luca Vincenzo (PD) - Nel dicembre 2008 con altri 46 imputati, viene rinviato a giudizio per truffa ai danni dello stato e falso in relazione alla vicenda relativa alla delocalizzazione delle Manifatture Cotoniere Meridionali. Nell'aprile 2009 il rinvio viene confermato per De Luca ad altri 13 imputati. Nel luglio 2010 viene condannato in primo grado dalla Corte dei Conti (sezione giurisdizionale di Napoli), insieme all'ex-sindaco De Biase ad alcuni dirigenti comunali, per questioni inerenti gli stipendi dei dirigenti del Comune di Salerno. Viene condannato a pagare 23 mila euro . Il 6 luglio 2010 la Corte dei Conti di Salerno dichiara la prescrizione nei confronti di De Luca e degli altri imputati del processo per lo sversamento di rifiuti, nel 2001, nel sito di Ostaglio, non ancora completato. 
157. DI STEFANO Fabrizio (PDL): rinviato a giudizio per corruzione.
158. DI GIUSEPPE Anita (IDV): indagata per abuso di ufficio, turbativa d’asta e associazione a delinquere.
159. DELLA VEDOVA Benedetto (FLI): È stato condannato a quattro mesi di reclusione e al pagamento di una multa di due milioni delle vecchie lire per aver distribuito hashish a Porta Portese nel corso di una manifestazione, nel 1995, di disobbedienza civile per promuovere la liberalizzazione delle droghe leggere.
160. DRAGO Giuseppe (UDC) - condannato in appello per peculato e abuso d'ufficio.
161. ESPOSITO Stefano (PD) - Indagato, ha versato un'oblazione di duemila euro per evitare l’accusa di aver violato la legge elettorale. Prosciolto dal Giudice per l’Udienza Preliminare del Tribunale di Torino in data 3 dicembre 2007. 
162. FARINA Renato (PDL) - condannato in primo grado a 2 anni e 8 mesi per falso in atto pubblico, ha patteggiato una pena di 6 mesi per favoreggiamento nel sequestro di Abu Omar.
163. FASANO Vincenzo (PDL) - condannato per concussione, indultato.
164. FAZZONE Claudio (PDL): rinviato a giudizio per abuso d’ufficio.
165. FILIPPI Alberto (ex Lega Nord ) - espulso dal partito nel 2011, è stato rinviato a giudizio ad aprile 2012 nell'ambito della vicenda delle presunte sponsorizzazioni gonfiate alla squadra di calcio a 5 dell'Arzignano Grifo. 
166. FIRRARELLO Giuseppe (PDL) - condannato in primo grado per turbativa d’asta, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa (nel ’99 il Senato ha negato l’arresto).
167. FITTO Raffaele (PDL) - Condannato a quattro anni di reclusione (ridotti a uno per effetto dell’indulto) per corruzione, illecito finanziamento ai partiti e abuso d’ufficio.
168. FRIGERIO Gianstefano (PDL) - Ex leader della Dc, diventato uno degli strateghi di Forza Italia. Ha confessato, per esempio, di aver ricevuto 150 milioni da Paolo Berlusconi, in cambio dei permessi alla Fininvest per gestire la discarica di Cerro Maggiore. Ha accumulato tre condanne definitive: 1 anno e 4 mesi per finanziamento illecito ai partiti, 1 anno e 7 mesi per finanziamenti illeciti e ricettazione, 3 anni e 9 mesi per corruzione e concussione. Doveva scontare in definitiva una pena di 6 anni e 5 mesi. Affidato poi ai servizi sociali, ha avuto il permesso dal giudice di sorveglianza di frequentare il Parlamento per qualche giorno al mese: come pratica di riabilitazione.
169. GALIOTO Vincenzo (PDL) - Condannato in primo grado per falso in bilancio.
170. GENOVESE Fracantonio (PD) - Indagato per abuso d’ufficio per affidamenti fatti durante la sua sindacatura a Messina a un’azienda di servizi. 
171. GIUDICE Gaspare (PDL) - condannato in primo grado per bancarotta, prescritto.
172. GRASSANO Maurizio (Responsabili) - Sotto processo per truffa. 
173. GRILLO Luigi (PDL) - rinviato a giudizio per aggiotaggio, indagato e prescritto per truffa.
174. IAPPICA Maurizio (Gr.Misto, eletto nel PDL): rinviato a giudizio per false fatture, falso in bilancio e abuso d’ufficio, prescritto.
175. LA LOGGIA Enrico (PDL) - Indagato al Tribunale dei ministri per finanziamenti dalla Parmalat di Calisto Tanzi (100 mila euro) in cambio di presunte “consulenze”.
176. IAPICCA Maurizio (PDL) - rinviato a giudizio per false fatture, falso in bilancio e abuso d'ufficio, prescritto.
177. LA MALFA Giorgio (Gruppo Misto) - condannato per finanziamento illecito. Al termine dell'iter processuale, la Cassazione gli riconobbe l'assenza di "ogni profitto personale", e la "lealtà processuale", concedendogli il beneficio della non menzione nel casellario penale.
178. LAGANA' FORTUGNO Maria Grazia (PD) - indagata per truffa ai danni dello Stato.
179. LANDOLFI Mario (PDL) - indagato per corruzione e truffa "con l’aggravante di aver commesso il fatto per agevolare il clan mafioso La Torre".
180. LEHNER Giancarlo (PDL) - condannato per diffamazione.
181. LETTA Gianni ( PDL) - Nel 1993 era stato indagato per corruzione dalla procura di Roma che ne aveva chiesto addirittura l’arresto. L’inchiesta era stata poi archiviata, ma con motivazioni non proprio esaltanti per Letta. Un altra inchiesta era stata scippata, negli anni Ottanta, alla procura di Milano dal porto delle nebbie romano: quella di Gherardo Colombo sui fondi neri dell’Iri, nella quale l’allora direttore del “Tempo” Gianni Letta aveva ammesso, nel dicembre 1984, di aver ricevuto 1 miliardo e mezzo di lire in nero dall’ente statale per ripianare i buchi del suo disastrato giornale. Un giornale che, scrissero Scalfari e Turani in “Razza padrona”, era “in vendita ogni giorno, e non solamente in edicola”.
182. LOLLI Giovanni (PD) - rinviato a giudizio per favoreggiamento.
183. LOMBARDO Angelo (Gruppo Misto) - Indagato per concorso esterno in associazione mafiosa.
184. LUMIA Giuseppe (PD) - Indagato per diffamazione. È stato querelato dal suo ex addetto stampa.
185. LUNARDI Pietro (PDL) - Indagato per corruzione. 
186. LUONGO Antonio (PD) - Rinviato nel 2009 a giudizio per corruzione nell’inchiesta su affari e politica a Potenza. 
187. LUSETTI Renzo (PD) - condannato a risarcimento di 1 milione di lire per consulenze ingiustificate.
188. LUSI Luigi (Gr. Misto, eletto nel PD): indagato per appropriazione indebita e calunnia, è attualmente in carcerazione preventiva e resta senatore.
189. MALGIERI Gennaro (PDL) - Condannato dalla Corte dei Conti per la nomina di Alfredo Meocci a dg della Rai. 
190. MANNINO Calogero (UDC) - condannato in appello per concorso esterno in associazione mafioso e processo d'appello annullato e da rifare, rinviato a giudizio per associazione a delinquere, appropriazione indebita, frode in commercio, vendita di sostanze alimentari non genuine, falso ideologico e truffa aggravata. Nel 2010 la cassazione ha annullato definitivamente la condanna. Oggi indagato nell'inchiesta sulla trattativa Stato-Mafia presso la Procura della Repubblica di Palermo.
191. MARONI Roberto (Lega Nord) - condannato per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale (pena commutata in multa).
192. MATTEOLI Altero (PDL) - imputato per favoreggiamento, processo bloccato dalla Camera.
193. MESSINA Alfredo (PDL) - indagato per favoreggiamento in bancarotta fraudolenta.
194. MILANESE Marco (PDL) - Indagato per corruzione, rivelazione segreta e associazione a delinquere (P4). 
195. NANIA Domenico (PDL) - condannato per lesioni personali, condannato in primo grado per abusi edilizi e prescritto.
196. NARO Giuseppe (UDC) - condannato per abuso d'ufficio, condanna in primo grado per peculato prescritta.
197. NESSA Pasquale (PDL) - rinviato a giudizio per concussione.
198. NESPOLI Vincenzo: (PDL): indagato per concorso in scambio elettorale, concorso in bancarotta fraudolenta e concorso in riciclaggio. Richiesta di arresto respinta dal Senato.
199. ORLANDO Leoluca (IDV) - condannato per diffamazione.
200. PARAVIA Antonio (PDL) - arrestato per tangenti, prescritto.
201. PAPA Alfonso (PDL) - accusato di concussione, favoreggiamento e rivelazione del segreto d'ufficio nell'ambito dell'inchiesta sulla Loggia P4. Lo scorso luglio 2011 è arrivata dalla giunta per le autorizzazioni della Camera l'ok all'arresto per la stessa inchiesta P4. Finito per mesi in carcere è stato poi scarcerato. 
202. PAPANIA Antonio (PD) - patteggia accusa per abuso d'ufficio.
203. PASSERA Corrado (Ministro dello Sviluppo Economico del governo Monti): indagato lo scorso giugno 2012 per reati fiscali (evasione fiscale) riconducibili all'anno 2006.
204. PILI Mauro (PDL) - Ex presidente della Regione Sardegna, Ë indagato a Cagliari per peculato.
205. PINI Gianluca: (Lega Nord): indagato per millantato credito.
206. PITTELLI Giancarlo (PDL) - indagato per associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio e “appartenenza a loggia massonica segreta o struttura similare” e per minacce e lesioni a un collega avvocato.
207. PISTORIO Giovanni (Gruppo Misto) - Condannato dalla Corte dei conti per danno erariale. 
208. PORFIDIA Americo (Responsabili) - Richiesta di rinvio a giudizio per tentata estorsione e favoreggiamento alla Camera. 
209. RIGONI Andrea (PD) - condanna in primo grado per abuso edilizio prescritta.
210. RIZZOLI De Nichilo Melania (PDL) - Indagata per concorso in falso.
211. ROMANI Paolo (PDL) - Viene indagato per bancarotta fraudolenta e false fatture. L’udienza preliminale termina però con un pieno proscioglimento: per Romani niente bancarotta. Il suo nome è anche nell’elenco dei politici che ricevono generosi finanziamenti dalla Banca popolare di Lodi di Gianpiero Fiorani. In effetti Romani ha bisogno di soldi: sta pagando circa 400 mila euro come risarcimento al curatore fallimentare di Lombardia 7.
212. ROMANO Francesco Saverio (ex UDC, adesso ai "Responsabili") - Assolto dall'acusa di concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione, è attualmente indagato per corruzione.
213. ROSSO Roberto (ex Fli, ora al Pdl e attuale sottosegretario all’Agricoltura del governo Berlusconi): indagato per associazione a delinquere dalla Procura di Vercelli.
214. RUSSO Paolo (PDL) - indagato per violazione della legge elettorale.
215. RUTELLI Francesco (API): condannato per danno erariale dalla Corte dei Conti. 
216. SAVINO Elvira (Indagata per concorso in riciclaggio).
217. SCAJOLA Claudio (PDL) - arrestato per concussione aggravata nel 1983, è stato poi prosciolto. E' indagato per la casa vicino al Colosseo pagata dall’imprenditore Diego Anemone.
218. SCAPAGNINI Umberto (PDL) - condannato in primo grado per abuso d'ufficio e violazione della legge elettorale, indagato per abuso d'ufficio aggravato.
219. SCELLI Maurizio (PDL) - E' stato condannato a pagare 900 mila euro per irregolarità nell'acquisizione di servizi informatici.
220. SCIASCIA Salvatore (PDL) - condannato per corruzione alla Guardia di finanza.
221. SCILIPOTI Domenico (Popolo e Territorio): Nel luglio 2009 è condannato (in secondo grado) al pagamento di 200.000 euro, Scilipoti subisce il pignoramento dell'abitazione e di sette immobili di sua proprietà. Il tribunale ravvisa inoltre un profilo penale e indaga Scilipoti per calunnia e produzione di documenti falsi in merito ai debiti contratti; a novembre 2010 riceve un avviso di garanzia. Nel novembre 2011 la condanna viene confermata anche in Cassazione, Scilipoti è condannato a pagare 230 000 euro, in caso contrario sarà avviato il pignoramento dei suoi beni.
222. SIMEONI Giorgio (PDL) - indagato per associazione per delinquere e corruzione.
223. SERAFINI Giancarlo (PDL) - Ha patteggiato una condanna per corruzione.
224. SPECIALE Roberto (PDL) - condannato in appello a 18 mesi per peculato: è accusato di essersi fatto arrivare un carico di spigole nel paesino trentino in cui era in vacanza.
225. TEDESCO Alberto (Partito Democratico): agli arresti domiciliari, indagato per turbativa d'asta e corruzione. Il 20 luglio scorso la Camera dei Deputati l'ha salvato negando l'autorizzazione all'arresto.
226. TOMASSINI Antonio (PDL) - condannato per falso.
227. TORTOLI Roberto (PDL) - condannato in secondo grado a 3 anni e 4 mesi per estorsione.
228. VERDINI Denis (PDL): indagato per false fatture, mendacio bancario, appalti G8 L’Aquila, associazione a delinquere e abuso d’ufficio.
229. VISCO Vincenzo (PD) - Deputato della Repubblica, ex ministro Ds. Condannato definitivamente dalla Cassazione nel 2001 per abusivismo edilizio, per via di alcuni ampliamenti illeciti nella sua casa a Pantelleria: 10 giorni di arresto e 20 milioni di ammenda.
230. VITO Alfredo (PDL) - Fu indagato, arrestato e processato per tangenti. Condanna definitiva e 2 anni patteggiati e oltre 4 miliardi di lire restituiti per 22 episodi di corruzione a Napoli. La Direzione distrettuale antimafia di Napoli chiese al Parlamento l’autorizzazione a procedere contro di lui anche per concorso esterno in associazione a delinquere di tipo mafioso, sospettando suoi rapporti con la Camorra (fu poi prosciolto). Patteggiò la condanna e restituì parte del malloppo. Quei quasi 5 miliardi sono stati impiegati per costruire un parco pubblico alla periferia di Napoli .
231. VIZZINI Carlo (PDL) - condannato in primo grado per finanziamento illecito, si è salvato solo con la prescizione. Era coinvolto nella maxi tangente Enimont.

ALTRI INDAGATI DI QUESTA LEGISLATURA
Ignazio Abrignani
Camera Indagato per dissipazione post-fallimentare.
Antonio Angelucci
Camera. Editore di Libero, imputato per associazione a delinquere, truffa e falso. Ha assistito al pestaggio del nipote minorenne da parte di suo figlio, Salvatore Angelucci, senza intervenire.
Deborah Bergamini
Camera. Interruzione di pubblico servizio con richiesta di archiviazione.
Silvio Berlusconi
Senato. Due amnistie, sette prescrizioni. In due processi, il fatto non è più reato per le leggi ad personam. Il 9 maggio 2013 è stato condannato in secondo grado a 4 anni di reclusione - tre dei quali condonati per l'indulto - per frode fiscale nell'ambito del processo sui diritti tv per le reti Mediaset. Confermata anche la condanna per Berlusconi a 5 anni di interdizione dai pubblici uffici e di 3 anni dagli uffici direttivi. Dovrà pagare un risarcimento di 10 milioni di euro all'Agenzia delle Entrate. Il 7 marzo 2013 è stato condannato ad 1 anno di reclusione per concorso in rivelazione di segreto di ufficio nel processo 'Unipol' (Fassino-Consorte), e a versare 80 mila euro come risarcimento a Piero Fassino.. Imputato per concussione e prostituzione minorile (caso Ruby). Indagato per corruzione (caso De Gregorio).
Antonio Caridi
Senato. Condannato a 6 mesi in primo grado per omissione di atti d’ufficio.
Luigi Cesaro
Camera.Indagato per associazione camorristica. Fu autista e avvocato del padrino Raffaele Cutolo.
Riccardo Conti
Senato. Indagato per truffa
Antonio D’Alì
Senato. Imputato per concorso esterno in associazione mafiosa.
Domenico De Siano
Senato. Indagato per associazione a delinquere, peculato, abuso e truffa.
Fabrizio Di Stefano
Camera. Rinviato a giudizio per corruzione.
Claudio Fazzone
Senato. Imputato per abuso d’ufficio.
Raffaele Fitto
Camera. Condannato a quattro anni di reclusione (ridotti a uno per effetto dell’indulto) per corruzione, illecito finanziamento ai partiti e abuso d’ufficio.
Roberto Formigoni
Senato. Indagato per corruzione e finanziamento illecito.
Altero Matteoli
Senato. Imputato per favoreggiamento (processo annullato per l’immunità).
Antonino Minardo
Senato. Condannato in appello a 8 mesi per abuso d’ufficio.
Massimo Parisi
Camera. Indagato (assieme a Verdini) per truffa aggravata allo Stato.
Mauro Pili
Camera. Indagato per peculato.
Francesco Saverio Romano
Camera. Corruzione aggravata mafiosa con richiesta di archiviazione.
Giuseppe Romele
Camera. Indagato per false dichiarazioni ai pm in un’inchiesta su finanziamento illecito ai partiti.
Paolo Romani
Senato. Indagato per peculato e istigazione alla corruzione.
Paolo Russo
Camera. Indagato per violazione della legge elettorale
Daniela Santanchè
Camera. Indagata per turbamento e interruzione di funzione religiosa.
Elvira Savino
Camera. Indagata per concorso in riciclaggio.
Antonio Fabio Scavone
Senato. Rinviato a giudizio per abuso d’ufficio e truffa. Condannato dalla Corte dei Conti per danno erariale.
Renato Schifani
Senato. Indagato per concorso esterno alla mafia, con richiesta di archiviazione.
Salvatore Sciascia
Senato. Condannato definitivo a due anni per corruzione alla Guardia di Finanza.
Domenico Scilipoti
Senato. Casa pignorata dalla Cassazione per non aver pagato la parcella a
un ingegnere.
Giancarlo Serafini
Senato. Patteggiamento per corruzione.
Paolo Tancredi 
Camera. Rinviato a giudizio per corruzione.
Denis Verdini
Senato. Indagato per bancarotta fraudolenta e associazione per delinquere (Credito cooperativo fiorentino), concorso in corruzione (appalti G8), truffa allo Stato (da editore del Giornale di Toscana), associazione per delinquere (P3). Rinviato a giudizio assieme a Marcello Dell’Utri per bancarotta e truffa.

P.S. lo scopo di questo articolo non è assolutamente diffamare le persone citate, ma semplicemente mostrare a tutti i cittadini quali deputati/senatori (presenti in Parlamento) hanno tutt'ora problemi (più o meno gravi) con la giustizia! Qualora i soggetti nominati non risultassero più indagati, o fossero stati prosciolti in seguito ai processi ancora in corso, verranno immediatamente rimossi previa comunicazione alle testate giornalistiche di cui riporto i link e dai quali ho copiato l’elenco sopra citato
(Medea giò)

p.s. Per chi vuole approfondire può consultare i seguenti link:

Nella lista va aggiunto anche Matteo Renzi vista l'importante carica che ricopre.

- Relativamente a quando era presidente della provincia di Firenze la giustizia contabile ha contestato la categoria di inquadramento di quattro persone nello staff, dichiarate dallo stesso procuratore totalmente estranee a famiglia e amicizie di Renzi, assunte presso la provincia di Firenze, a tempo determinato in categoria D (laureati) anziché C (non laureati), con uno stipendio di 1 200 euro al mese anziché di 1 150, in violazione delle disposizioni riguardanti la contrattazione collettiva del comparto. Il 5 agosto 2011 è stato condannato in primo grado, insieme ad altre venti persone, dalla Corte dei conti della Toscana per danno erariale al pagamento di una somma totale di 50 000 euro, di cui 14 000 a carico di Renzi, gli altri a venti persone fra colleghi di giunta e funzionari. La richiesta della procura era stata inizialmente di un totale di 2 milioni e 155 000 euro, con dunque una significativa riduzione dei termini dell'accusa al termine del primo grado di giudizio. Renzi ha impugnato comunque in appello la sentenza, confidando in un'ulteriore revisione del caso e conseguente decadimento delle accuse.[25][107][108][109][110] La Corte dei Conti della Toscana ha esteso il contraddittorio nei confronti di Renzi (dopo che la Procura Contabile ne aveva stabilito l'archiviazione) riguardo la sua eventuale responsabilità per danno erariale, rinviando l'udienza d'appello al settembre del 2014.

- L'8 ottobre 2012, Alessandro Maiorano, un dipendente del Comune di Firenze, ha presentato un esposto alla Guardia di Finanza per denunciare il fatto che il presidente di provincia e poi sindaco Matteo Renzi usufruisca di contributi pensionistici dirigenziali, essendo stato messo in aspettativa dall'azienda di famiglia CHIL srl, in cui era stato assunto come dirigente 8 mesi prima di essere messo in aspettativa per via dell'elezione a presidente della provincia. La questione è stata liquidata come una possibile ricerca di vendetta professionale da parte del dipendente, e comunque a più riprese contestualizzando e spiegando il fatto come un piano di riordino delle cariche interno all'azienda, che ha avuto come conseguenza la nomina a dirigente del futuro candidato sindaco.[109] In ogni caso, nonostante non sia mai partito alcun procedimento penale a suo carico, Renzi ha scelto di rinunciare alla pensione e all'aspettativa in questione[115], mentre Maiorano è stato arrestato per diffamazione aggravata.

- Nel marzo 2014 la procura di Firenze ha aperto un'inchiesta senza indagati, per fare chiarezza sulla casa di Firenze dove Renzi ha soggiornato per brevi periodi dal 2011 al 2013, il cui affitto è sempre stato pagato dall'imprenditore Marco Carrai (Marco Carrai ha ottenuto svariati incarichi in società controllate dal Comune e appalti dall'amministrazione, anche se per la maggior parte ottenuti prima dell'amministrazione Renzi). Renzi ha dichiarato di non essere preoccupato circa la possibilità di assimilare il suo caso ad altri noti precedenti di immobili acquistati "a propria insaputa", in quanto quella non era "la casa di Renzi, pagata da Carrai" bensì "la casa di Carrai, pagata da Carrai", della quale aveva usufruito in virtù dell'amicizia con l'imprenditore e della vicinanza a Palazzo Vecchio.
(Tratto da Wikipedia)

Beh che dire Presidente? penso ci sia un bel po' di pulizia da fare per cui Le auguro un buon lavoro!

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