venerdì 27 febbraio 2015

#iostoconimarò - EGREGIO MINISTRO LE SCRIVO ...



Egregio Ministro, 15 feb. 2012 – 28 Feb. 2015

questo è l’arco temporale nel quale sono cambiati tre Governi a fronte di un’unica continuità: l’irrisolto caso dei nostri Fucilieri di Marina, illegalmente e con decisione unilaterale di New Delhi, sottoposti alla giurisdizione indiana.

Azioni dei Governi che si sono succeduti: non pervenute! A distanza di oltre tre anni dalla vergognosa consegna alla Polizia indiana (di questo si è trattato, caro Ministro) del capo di 1ª classe Massimiliano Latorre, il secondo capo Salvatore Girone e della successiva riconsegna del marzo 2012 ad opera del Governo Monti, non si ha a tutt’oggi notizia di concrete iniziative dei Ministeri competenti per sottrarre i nostri Fucilieri alla Magistratura indiana. 

I ripetuti rinvii, l’ultimo al 12 Marzo p.v., da parte di questa (comprensibili stante l’impossibilità di presentare un credibile capo di accusa e di stabilire se il caso sia di competenza dell’antiterrorismo-NIA) sono sonori schiaffi inferti all’Italia e, mi permetto di aggiungere, alla nostra classe politica di cui Ella fa parte.
I Gruppi di solidarietà con i nostri Fucilieri e le loro famiglie, con le decine di migliaia di membri che sin dall’inizio della vicenda, ripeto, vergognosa, si battono per la causa di Latorre e Girone, vogliono guardare avanti. Niente polemiche sugli errori e sulle inadempienze del passato da parte di chi avrebbe dovuto tutelare due militari di questo Stato comandati in una importante missione quale l’antipirateria.
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Chiediamo però un cambio di passo e che il Governo ponga in essere in concreto tutte le possibili azioni sul piano internazionale, ricorso al Tribunale internazionale del Diritto del mare in primo luogo, andando oltre gli ormai stantii e ripetuti annunci di imminenti, decisive iniziative. Lo dovete ai nostri Fucilieri, ai loro familiari e agli Italiani che si sentono mortificati quali cittadini di un Paese incapace di pretendere il dovuto rispetto e soprattutto di imporre all’India, paese amico, il rispetto del Diritto internazionale. In verità, il silenzio dei media sull’argomento non aiuta a spronare all’azione chi di competenza e a sensibilizzare l’opinione pubblica. Non vogliamo credere che la mancanza di critiche e reazioni da parte dei nostri connazionali possa indurre chi ha responsabilità di Governo a ritenere che la soluzione della vicenda non sia fra le priorità più sentite dagli Italiani e pertanto la sua mancata soluzione non rappresenti un danno in termini elettorali. Non lo crediamo, non vogliamo crederlo, ma la smentita a questo eventuale dubbio non può che essere una immediata, urgente iniziativa a dimostrazione dell’effettivo interesse del Governo e della politica tutta a chiudere la vicenda e a riportare in Italia, con onore!!, i nostri Fucilieri. Perché una urgente iniziativa? Il 12 aprile p.v. scadrà la proroga per la permanenza in Italia del Capo di 1^ classe Latorre a seguito della malattia che l’ha colpito nell’agosto scorso. In mancanza di una soluzione definitiva della vicenda potrebbe ripetersi quanto accaduto nel marzo 2013? Anche questo non vogliamo crederlo!

Distinti saluti.
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