venerdì 24 luglio 2015

Boldrini ne inventa un'altra delle sue: "Ospitiamo anche rifugiati climatici"

Il presidente della Camera segue il papa e li chiama eco-rifugiati. Per loro chiede una normativa internazionale che li consideri profughi come chi scappa dalle guerre.


Non bastano quelli che già arrivano nelle nostre coste. Ora la presidente della Camera Laura Boldrini propone di allargare le maglie della legislazione, così da assicurare protezione internazionale a chi scappa dai cambiamenti climatici.

Lo ha proposto ieri nel suo intervento a conclusione dei corsi della "Scuola di scienza e tecnica della Legislazione" dell'Isle. "Non riesco nemmeno a chiamarli rifugiati - dice la Boldrini - perché tecnicamente la Convenzione di Ginevra non li considera tali". Per questo, secondo la Boldrini, è ora che l'Italia, l'Europa e il mondo varino una normativa che permette a chi scappa dai cambiamenti climatici di ottenere diritto d'asilo nei Paesi dove approdano.

A sostegno della sua tesi la presidente chiama l'Enciclica di papa Francesco, ultimo testo sacro della sinistra. "Anche il papa li ha chiamati eco-rifugiati", dice la Boldrini. E così sarà impossibile distinguere tra chi è davvero in difficoltà, chi fugge da crisi e guerre, e chi invece no. Grazie alla Boldrini.

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