Guai in vista per la privacy:
Facebook ha lanciato il test di Graph Search, una nuova funzione che
rivoluzionerà la nostra connessione con il mondo. Ecco tutto ciò che c’è
da sapere per non essere presi alla sprovvista appena apparirà sulle
nostre timeline.
Graph Search è una nuova e potentissima funzione che, a breve,
apparirà sulle nostre pagine di Facebook, rivoluzionando non solo il
modo di fare ricerche, ma anche e soprattutto la nostra connettività col
web. Un mondo aperto e collegato è, inevitabilmente, un mondo dove la privacy viene
compressa. Ecco perché Graph Serarch potrà essere uno strumento
innovativo, ma anche pericoloso per la riservatezza di ogni utente. È
necessario, dunque, conoscerlo bene adesso che è in fase di lancio, per
non rimanere fregati tra breve.
Cos’è Graph Search
Se non lo si vede all’opera è davvero difficile crederlo. Graph
Search ti consentirà di fare ricerche molto mirate tra i contenuti e le
timeline pubblicate dai tuoi amici su Facebook. Non è un banale motore
di ricerca: è molto, molto di più.
Per esempio, digitando “Foto scattate prima del 1990” la ricerca ti consegnerà tutte le immagini che tu e i tuoi contatti avete condiviso prima di quella data. Scrivendo “Persone a cui piace il ciclismo a Roma”
avrai i nomi di quanti amano questo sport: in questo modo, potrai
organizzare raduni o anche semplici occasioni per condividere una
giornata all’aperto. Ancora, con una frase come “Foto che mi piacciono” riuscirai a trovare tutti i like che hai messo dal momento dell’iscrizione. “Foto scattate a New York dai miei amici” ti consentirà di ripercorrere le fasi di un viaggio già organizzato da altri. Con “Musica che piace ai miei amici” potrai scegliere i contatti con cui condividere impressioni sulle ultime uscite o partecipare insieme a concerti . “Ristoranti di Londa in cui sono stati i miei amici”
ti consentirà di individuare i contatti giusti a cui chiedere feeedback
sulla gastronomia. Gli esempi si possono moltiplicare: “Persone che lavorano nella mia stessa azienda ed a cui piace sciare”, “Quali amici sono stati a Gardaland”, “Contatti che amano i balli latino americani”, “Amici che ascoltano heavy metal”, ecc.
Le possibilità di sfruttamento sono infinite. Facebook si trasformerà in una agenzia matrimoniale chiedendo
a Graph Search quali contatti sono single, in cerca di una relazione, e
quali invece no. Potrai conoscere i nomi degli amici rimasti in città
per le vacanze e quelli invece in vacanza (attenzione ai ladri). Scoprirai quale contatto condivide la tua passione per il cinema, per scambiare con lui pareri sulle ultime uscite nelle sale. Se avrai bisogno di consigli su un itinerario per un viaggio,
potrai scoprire chi c’è già stato e chiedergli informazioni su hotel,
ristoranti, luoghi da visitare. Se avrai bisogno di un’opinione su un
prodotto tecnologico da acquistare, potrai indirizzare la ricerca alle persone che già l’hanno provato. Se starai cercando un lavoratore o un collaboratore
tra persone che abbiano avuto determinate referenze (per esempio,
abbiano svolto funzioni di segretaria, abbiano lavorato in un ente
spaziale, ecc.), non avrai più bisogno di ricorrere ad agenzie di
intermediazione. E così via.
Graph Search è, insomma, il pettegolezzo per
eccellenza. Praticamente, ti offre ogni giorno la possibilità di
curiosare nelle vite sociali dei tuoi amici e scoprire cosa fanno,
amano, guardano, mangiano, fotografano loro e i loro amici (piccoli stalker crescono).
I risultati sono presentati anche in base al grado di vicinanza con
le persone che hanno risultati pertinenti alla tua ricerca (non solo
prossimità fisica, ma anche emozionale, in base alla frequenza di
interazioni o al numero di amici stretti in comune). Per esempio, sarà
molto più facile vedere per primi, tra i risultati, le persone con cui
dialoghi più spesso che quelle con cui hai un minor numero di relazioni.
Problemi con la privacy
Graph Search consentirà di cercare solo tra i contenuti condivisi.
Esso infatti conosce e rispetta i limiti che ogni utente mette alla
visibilità dei propri contenuti: a tutti, ai propri amici, ad amici di
amici, a una singola lista, ecc. Se un utente seleziona l’opzione di
rendere visibili i contenuti solo ai propri amici, nessun estraneo potrà
accedervi e visualizzarli. Ecco perché, da oggi, le impostazioni sulla
privacy e la creazione di liste di amici (eventualmente creando contatti
di serie A, B e C) sarà non più necessaria, ma vitale.
Il problema, purtroppo, è che Graph Search è retroattivo e
andrà ad indicizzare i tuoi vecchi post: sarà certo impossibile il
controllo di tutto quanto hai già scritto dalla data della iscrizione al
social network. Ma, per quanto invece riguarda le informazioni
personali, i like alle pagine o l’appartenenza ai gruppi, basterà andare
nella sezione “Aggiorna informazioni” (riquadro posto sotto la foto di copertina del diario) e, dopo, nel “Registro Attività”.
In quest’ultimo, in particolare, potrai controllare i setting della
privacy di ogni tipo di contenuto. Nella finestra che si apre troverai
la tua attività su Facebook (like, richieste di amicizia, commenti,
immagini, status e post): ossia tutte informazioni con cui puoi essere rintracciato su Graph Search.
Per esempio, nel caso delle foto, dovrai andare nel riquadro delle foto, sul tuo profilo; cliccare su “Foto di te”, per vedere tutte le foto in cui compari e, di lì, rimuovere il tag o
chiedere al proprietario della foto di eliminarla. Per farlo basta
cliccare su l’icona che indica chi può vedere la foto e selezionare “segnala o rimuovi tag”. Si aprirà una finestra con due opzioni: rimuovere tag o richiedere di eliminare foto.
Cosa abbiamo scritto nelle “Informazioni”?
La sezione “Informazioni” diviene particolarmente
importante con Graph Serch, in quanto visibile a tutti. Sotto alla foto
profilo c’è il link per accedere alla pagina con i dati visibili agli
altri utenti. Città in cui vivi, familiari, stato sentimentale, scuola e
indirizzi di contatto sono tutte informazioni che aiutano gli altri a
rintracciarti con Graph Search o, ad esempio, a renderti interessante a
persone in cerca dell’anima gemella.
Insomma: Facebook ha deciso di cambiare e, per questo, costringe anche te a cambiare – e non poco – abitudini e precauzioni. Sei pronto per la nuova sfida?
(Fonte)
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