Il nuovo presidente dello IOR, la banca vaticana, appartiene ai Cavalieri di Malta: ma tu guarda che combinazione!
E'
proprio vero: a pensar male si fa peccato, però ci si indovina! La
massima del divo Giulio Andreotti attraversa le nostre menti mentre
apprendiamo che il nuovo presidente della Banca Vaticana, il
famigerato Ior, è tale Ernst
von Freyberg,
avvocato d'affari con autorevoli esperienze nel settore della finanza
e, meraviglia delle meraviglie, membro del Sovrano
Militare Ordine dei Cavalieri di Malta,
di cui è tesoriere per il ramo tedesco.
All'indomani
dell'abdicazione di Benedetto XVI, alias, Joseph Ratzinger, avevamo
avuto il sospetto che più che di dimissioni, si trattasse di un vero
e proprio licenziamento. Scavando tra le notizie, abbiamo malignato
che nella decisione del papa ci fosse lo zampino del Sovrano Militare
Ordine dei Cavalieri di Malta. Pochi giorni prima, infatti, Benedetto
aveva partecipato alle celebrazioni per la fondazione della potente
organizzazione finanziario-politica-religiosa. Potete leggere il post
se avete malignato anche voi: Ma
Benedetto XVI si è dimesso o è stato licenziato?
Alla
fine, scopriamo che il nuovo presidente della Banca del papa è
proprio un cavaliere dell'Ordine di Malta. Coincidenze? Possibile.
Fatto sta che non è mistero che Benedetto XVI, durante il suo
pontificato, abbia tentato disperatamente di moralizzare l'istituto
bancario pontificio. Questa storiaccia conferma che chi tocca i fili
elettrici muore (o viene licenziato!).
Ne
sa qualcosa il povero Giovanni
Paolo I, al secolo Albino Luciani, il quale, tentando la stessa
operazione di Ratzinger, ci rimise amaramente le penne. Quindi,
nessuno scandalo sulla pedofilia, carte rubate o divisioni tra
cardinali: si tratta di money... una montagna di money! Ma chi è
Ernst von Freyberg?
ato
il 26 ottobre del '58, avvocato con robusta formazione finanziaria.
Abbastanza noto in Germania, von Freyberg è cofondatore e managing
director della Dc Advisory Partners, dopo aver operato, da giovane,
come analista presso la Three Cities Research (Bemberg Group) fra
Londra e New York. Von Freyberg, d'altronde, fa parte del vertice
della Deutsche-Melteser Gmbh, cioè del ramo tedesco del Sovrano
Militare Ordine di Malta. Pare si tratti di un cattolico praticante,
infatti è uno dei leader dell’Associazione per i pellegrinaggi a
Lourdes dell’Arcidiocesi di Berlino (un banchiere pio...
commovente!).
A
dare la notizia della nomina è stato don Federico Lombardi,
direttore della Sala Stampa Vaticana, che ieri aveva dovuto smentire
la nomina numero uno dello Ior del belga Bernard De Corte. “Il
Papa ha espresso il suo pieno consenso alla decisione della
Commissione cardinalizia” ha affermato il portavoce della Santa
Sede.
La
Santa Sede ha inoltre comunicato che “gli altri quattro membri del
Consiglio di Sovrintendenza mantengono il loro incarico. Tale
decisione - prosegue la nota - è il risultato di profonda
valutazione e di diverse interviste che la Commissione Cardinalizia
ha compiuto (bla, bla, bla...), sempre con il supporto del Consiglio
di Sovrintendenza”. Ora è possibile un avvicendamento dei
cardinali che fanno parte della commissione di vigilanza sullo Ior,
ha spiegato padre Federico Lombardi.
Un
pò di malignità le diffonde anche il Sole24Ore:
Forse è stata una coincidenza, ma l'ultima udienza concessa da Papa Benedetto XVI prima della clamorosa rinuncia è stata proprio ai potenti «cavalieri» maltesi: sabato 9 febbraio in San Pietro, nel nono centenario del privilegio accordato da Papa Pasquale II all'ordine ospedaliero a Gerusalemme. Nel board dello Ior, Von Freyberg è entrato a sostituire il vicepresidente vicario Hermann Schmitz (banchiere tedesco di provenienza Deutsche Bank) e qui ritroverà Carl Anderson: il businessman americano esponente dei «Cavalieri di Colombo», di cui sono noti i rapporti non calorosi con quelli «maltesi».
Più
difficile da dissipare l'alone di mistero che avvolge la banca
vaticana dai tempi del crac del Banco Ambrosiano e del conto
"Omissis" di Giulio Andreotti. Ci aveva provato due anni fa
l'ex presidente Ettore Gotti Tedeschi, che da vent'anni cura gli
interessi del Santander in Italia - la banca spagnola che cedette per
9,3 miliardi l'istituto padovano a Mps - con l'introduzione dell'Aif,
l'autorità di vigilanza finanziaria presieduta dal cardinal Attilio
Nicora, già presidente dell'Amministrazione del patrimonio della
Santa Sede. Lo scatto in avanti che avrebbe consentito allo Stato
della Città del Vaticano di entrare nella white list dei Paesi Ocse
in materia di norme antiriciclaggio.
Il
nuovo corso subì un'accelerazione per volontà dello stesso
Ratzinger, che firmò la legge 127 Motu Proprio del 2010. Ma poi
arrivò una progressiva frenata, fino a quando, il 26 maggio 2012,
Gotti Tedeschi venne sfiduciato dal Consiglio di sovrintendenza,
l'organo di gestione dello Ior. L'uscita forzata del banchiere
piacentino - «Tutto è cominciato quando ho chiesto di avere notizie
sui conti che non erano intestati ai prelati» ha scritto Gotti
Tedeschi nel suo memoriale.
In
fin dei conti, “Sine pecunia non cantantur missae”! Ancora
una volta è il danaro a creare sconquasso nella istituzione
religiosa bimillenaria. E, scusandoci per il narcisismo e chiedendo
perdono per il cattivo pensiero, crediamo che stavolta ci abbiamo
azzeccato!
(Fonte)
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