Le conclusioni della commissione parlamentare sui rifiuti tossici: Non si crede all'incidente e ci sono gli elementi per riaprire il caso dell'ufficiale morto come torna a chiedere anche Legambiente. Nuovi informazioni sullo strano caso della nave Latvia
La morte del capitano Natale De Grazia non ha mai convinto nessuno. Oggi
però ci sono anche gli elementi concreti per chiedere la riapertura del
caso. Legambiente, che per prima lanciò l'allarme sulle navi dei veleni
all'inizio degli anni 90 ha organizzato a Reggio Calabria un incontro a
cui prende parte anche Alessandro Bratti, componente Pd della
Commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al
ciclo dei rifiuti. Un dibattito per dire che il "Caso De Grazia", non è
chiuso. Una richiesta sostenuta dalle conclusioni cui è giunta la
stessa Commissione, per la quale l'ufficiale che indagava sui traffici
illegali di scorie non morì "di morte naturale", come stabilito da due
perizie mediche fatte immediatamente dopo il decesso, ma che si trattò
di una morte dovuta ad una sorta di intossicamento. Veleno insomma.
De
Grazia era sulle tracce delle navi dei veleni che venivano utilizzate
per inabissarre sostanze tossiche. Ed era arrivato a scoprire storie
pericolose. Il mistero dei cargo affondati nel Mediterraneo poteva
essere risolto. Natale De Grazia la notte in cui morì si stava recando a
La Spezia, porto nel quale doveva fare una serie di approfondimenti,
incontrando anche alcune fonti "riservate". A La Spezia, sapeva, essere
in porto anche una strana imbarcazione la Latvia, una motonave dell'ex
Unione Sovietica, che era stata dei servizi segreti russi. Scrive la
Commissione: "Dell'esistenza di questa nave si dà conto per la prima
volta nell'annotazione di polizia giudiziaria redatta dal Corpo
forestale dello Stato di Brescia in data 26 ottobre 1995, nella quale si
evidenzia che la nave, venduta ad un prezzo superiore al valore reale,
avrebbe potuto essere destinata al trasporto di rifiuti nucleari e/o
tossico-nocivi". E ancora: "Nell'area portuale di La Spezia è presente
la motonave Latvia. adibita al trasporto passeggeri, ex-sovietica,
giunta nei cantieri Oram prima della caduta del blocco orientale. Nave
ritenuta come appartenente ai servizi segreti sovietici (Kgb) (...).
Attualmente è ormeggiata alla diga di La Spezia, è stata messa in
vendita (forse dal tribunale) ed acquistata da una società Liberiana con
sede in Monrovia, tramite un ufficio legale di La Spezia. Da fonte
attendibile risulta che il prezzo pagato è superiore di quello del
valore reale, e questo fa supporre che potrebbe essere utilizzata come
"bagnarola" per traffici illegali di varia natura, in particolare di
rifiuti nucleari e o tossico-nocivi (...)".
La misteriosa Latvia
viene menzionata in un'altra annotazione di polizia giudiziaria che
porta la data 10 novembre 1995. Nell'informativa "il brigadiere Gianni
De Podestà comunicò alle procure di Reggio Calabria e di Napoli che
fonte confidenziale attendibile aveva di recente riferito in merito al
coinvolgimento di famiglie camorristiche e logge massoniche deviate nei
traffici di rifiuti radioattivi e tossico nocivi interessanti la zona di
La Spezia e l'hinterland napoletano. Si dava atto che la Latvia, così
come già era stato fatto per la Rigel e la Jolly Rosso, avrebbe dovuto
essere preparata per salpare nell'arco di 4 giorni con un carico non ben
definito (rifiuti tossico-nocivi e/o radioattivi) per poi seguire la
rotta La Spezia-Napoli (per un ulteriore carico, come accertato per la
Rosso) - Stretto di Messina-Malta - ritorno sulle coste joniche (per
affondamento)".
Fantasie di un informatore pazzo? No,
secondo gli investigatori è molto attendibile. La fonte denominata
"Pinocchio", ritenuto uomo in odore di servizi segreti italiani, indica
fatti precisi. Rimane anonima per ragioni di sicurezza personale,
familiare e per la polizia giudiziaria che lavora all'indagine.
Sembrerebbe quasi un infiltrato.
Di fronte a un'informazione
dettagliata di questo tipo, il pm reggino Francesco Neri e il pool di
cui De Grazia faceva parte, iniziò ad indagare anche sulla Latvia.
Spiega
la Commissione: "Si trattava, infatti, di una nave che era possibile
monitorare per così dire 'in diretta' e che consentiva, quindi, di
superare i vuoti conoscitivi attinenti alle altre navi delle quali si
erano perse le tracce". Appare, quindi, del tutto credibile la
circostanza emersa nell'ambito dell'inchiesta svolta dalla Commissione,
secondo la quale il capitano De Grazia si sarebbe dovuto recare a La
Spezia anche per effettuare indagini con riferimento alla predetta nave e
per avere un contatto diretto con la fonte confidenziale che aveva già
riferito informazioni in merito alla Latvia. Tale circostanza, invero,
non risulta da alcun documento, ma è stata rappresentata alla
Commissione da un soggetto il cui nome è rimasto segretato". Il 13
dicembre a La Spezia sarebbe arrivato De Grazia. Non fece in tempo, morì
misteriosamente nel viaggio di andata. Una morte resa ancora più
sospetta da un fatto: "data 15 dicembre 1995, due giorni dopo il decesso
del capitano De Grazia, l'ispettore Tassi trasmise un fax alla procura
circondariale di Reggio Calabria nel quale testualmente riferiva che "In
data odierna è stata accertata la partenza della Motonave Latvia,
avvenuta all'incirca verso la terza decina del Novembre per raggiungere
il porto di Ariga (Turchia)".
La Commissione trae le
conclusioni: "Non può non sottolinearsi la peculiarità della vicenda,
tenuto conto dei seguenti dati: nel pieno di indagini concernenti
l'utilizzo di navi per lo smaltimento illecito di rifiuti tossici, vi
era la possibilità di monitorare una nave, la Latvia, rispetto alla
quale vi erano concreti indizi in merito al suo utilizzo per le predette
finalità illecite; ebbene, nonostante la preziosissima fonte di
informazioni, rappresentata dalla motonave in questione, non solo non
risultano effettuate verifiche approfondite da parte degli ufficiali di
polizia giudiziaria della zona, ma neppure risultano essere stati mai
sentiti gli occupanti della nave; paradossale è poi che non sia stato
predisposto un servizio di osservazione in merito agli spostamenti della
nave".
(Fonte)
Nessun commento:
Posta un commento