sabato 9 agosto 2014

"Cara Equitalia" - Lino Ricchiuti my story !



Cara Equitalia, 
oggi ho deciso di scriverti. Ricordi quando nel dicembre 2010 mi mandasti una tua lettera comunicandomi che mi avevi ipotecato casa sulla quale sto ancora pagando un mutuo, solo perché non ero riuscito a pagare tutto ciò che lo Stato mi chiedeva?

Tu forse non lo ricordi ma io si. Ricordo la botta che sentì nello stomaco, mi sentii violentato, come quando i ladri di notte vengono a rubarti mentre dormi . Ricordo le lacrime versate, ed era tanto che non lo facevo, dalla dipartita di mio nonno 14 anni prima. Certo non lo nascondo avevo un debito con lo Stato di quasi 20mila euro, ma per lo più erano miei contributi , dichiarati e non versati..sai cosa significa dichiarati mia cara Equitalia?

Che non sono un evasore, altrimenti non li avrei dichiarati, quindi significa che in 20 anni da quando ho partita iva tutto il resto lo avevo sempre pagato , ma quando arrivi a un certo punto che devi decidere se pagare il fitto, il mutuo di casa, i contributi dei dipendenti e la corrente di casa e dell’attività e non hai tutte queste entrate che fai? Devi fare delle scelte e lo sai bene che non vado in ferie da anni che ho la stessa auto da oltre un decennio, un cellulare da 5 anni e questo notebook comprato usato mentre l’unico vizio sono le sigarette , scusami per questo , ma tanto ci mangi anche tu.

A te però nulla è fregato, anzi quei 20.000 tra interessi e sanzioni me li hai portati a 39.500, tu mi dirai che non è colpa tua che osservi la legge. Ma scusa cara mia, se non potevo pagare quelli come posso pagarne tanti ora?

Però per cautelarmi ho iniziato a pagare a rate, però, credo che ti sei fatto un nemico sbagliato. Avrei potuto mollare, perché mi sono sentito solo , ma casualmente una mattina a luglio 2011 mi sveglio e fondo un gruppo su facebook , IO ITALIA lo chiamai ,il primo giorno c’ero solo io, in un mese eravamo quasi novemila , conobbi delle ottime persone e a ottobre con questi amici di diverse regioni di Italia fondiamo addirittura Italia Libera, un associazione politica nazionale e questi amici mi onorano addirittura di diventarne Presidente e in pochi mesi ci circondiamo di tanti coordinatori regionali e tante donne e uomini che abbracciano il progetto, dal Friuli alla Sicilia, roba da non credere.

Forte di questa nuova emozione, torno alla carica, mi faccio periziare le cartelle e a dicembre 2011 inoltro denuncia alla mia procura per calcoli ombrati, e il primo pensiero che ebbi quando uscii dalla caserma dei CC fu "ecco ora vedete voi che significa ricevere una maledetta raccomandata" e la procura avvia un procedimento penale ancora in corso e quindi su questo per rispetto della magistratura non mi dilungo , mi sono sentito di nuovo UOMO , ma non basta cara Equitalia , le persone che conobbi e che mi invitarono a denunciare, a Maggio 2012 mi invitarono ad entrare nella loro associazione antiusura al servizio gratuito dei cittadini in difficoltà con banche ed Equitalia , proponendomi la nomina di Responsabile per la regione Puglia, per poter essere di aiuto ad altri, accettai senza esitare .

Mi sa che ti è andata male cara Equitalia, hai sbagliato soggetto o meglio hai sbagliato a essere creata.

Tu mi chiederai, “ma da noi che vuoi ?”, voglio solo una cosa mia “cara” e te lo dissi, forse hai dimenticato, come avrai dimenticato che non sono stato affatto felice di quegli attentati o scemenze varie, e mi sono sempre scagliato contro i protagonisti di quelle gesta, perché una persona colpita da Equitalia non si mette a confezionare proiettili o a scrivere sui muri o cavolate simili, ricordati che la maggior parte della gente da te colpita è gente onesta lavoratrice che sta avendo difficoltà, può far tante cose,incavolarsi, bestemmiare , ma queste no. Infatti chissà perché i colpevoli di quelle gesta non vengono mai trovati.

Ritorno alla tua domanda, cosa voglio da te? Una cosa semplice, visto che il tuo lavoro possono benissimo farlo gli enti impositori senza gravare di ulteriori interessi sanzioni ecc,non avrò pace finchè non chiuderai battenti. E credimi cara Equitalia, ci riuscirò, troveremo il modo di cambiarla questa legge iniqua, sarà l'ultima cosa che faccio nella mia vita. Quindi più che con te la mia rabbia è nei confronti di quei politici che hanno permesso che nascesse questa società. Forte di questa esperienza la mia battaglia è continuata “cara Equitalia” e a Luglio 2013 ho denunciato anche la banca dopo aver constatato che i tassi applicati sul mio c/c superavano il 40% ed anche qua indagine in corso per usura. Siamo al gennaio 2014 con altri 4 amici di diverse regioni formiamo un comitato spontaneo e diamo inizio a un evento senza precedenti nella storia della Repubblica italiana, oltre 50.000 cittadini si recano presso le caserme dei carabinieri in tutta Italia per denunciare i governi degli anni precedenti per istigazione al suicidio art.580 cp alcune procure aprono il fascicolo e le indagini sono in corso.
Arriviamo ad aprile 2014 , mi contatta un amico che avevo conosciuto durante una delle tante manifestazioni organizzate per difendere le piccole imprese di fronte al palazzo dei sordi a Montecitorio, il quale avendo formato un movimento nuovo dal nome IO CAMBIO, conoscendo la mia voglia di non arrendermi e il mio pensiero contro l’euro, in difesa della sovranità nazionale e monetaria, mi propone la candidatura per il meridione al parlamento europeo , ho accettato dopo essermi informato che alle spalle non c'erano cambiali da pagare, ma chiarendo sin dall'inizio che mi sarei candidato come indipendente e che sarei ritornato alle mie lotte, subito dopo il termine delle elezioni, non ho mai fatto politica attiva, anzi ho sempre dovuto difendermi dalla politica, e tu Equitalia, tu banca siete il frutto di questa politica parassita, e quindi voglio avere le mani libere, solo in questo modo potrò portare avanti le mie battaglie per la chiusura di Equitalia, l'abolizione degli studi di settore e del durc per le micro imprese, l'azzeramento della banca dati CRIF e soprattutto la proposta di sanatoria fiscale per famiglie e piccole imprese, autonomi e artigiani, che ho già elaborato sotto forma di proposta di legge. Tirare una linea con questa crisi creata ad arte, per poter così ripartire , senza l'assillo continuo dell'arrivo dei postini . Ne ho conosciuti tanti troppi che non ce l'hanno fatta, mentre tanti altri si nutrono di farmaci antidepressivi.E' arrivato il momento di mettere un punto! 

Lo so che non sarà come andare a una serata di gala, così come so che troverò tanti che ostacoleranno tali proposte, ma so anche che saranno in tanti a sostenerle e questo mi da forza.In Parlamento in tanti, in troppi parlano dei problemi delle imprese, ma quanti di loro conoscono realmente i nostri problemi?

Io non delego più a nessuno, io non mi fido più di nessuno, tranne di chi questi problemi li vive sulla propria pelle.

Questa è la mia storia, una storia comune, una storia di chi non si è arreso. Un consiglio a tutte le persone in difficoltà con le banche ed Equitalia, non stancatevi mai di lottare per i vostri diritti, fatelo per le vostre famiglie ma fatelo soprattutto per voi stessi, se le regole del gioco sono cambiate in corsa i falliti non siete VOI,ma chi ha cambiato le regole senza pensare a chi si alza ogni mattina per poter mettere ancora un piatto sulla tavola per la propria famiglia. Quando sento parlare di soluzioni, da gente con la pancia piena che non conosce l’ansia del postino, mi viene una forte rabbia, sfruttare i drammi delle persone senza sapere neanche di cosa sta parlando, solo per ricevere consenso elettorale.

Un grazie di cuore a tutti voi che spero mi possiate assistere in questa esperienza impegnativa, dura ma che sentivo che era arrivato il momento in cui bisognava metterci la faccia. Io ci sono, anche tu puoi aiutarmi a cambiare il nostro PAESE. Forza non molliamo, siamo dei combattenti, combatteremo i parassiti ...INSIEME.
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