venerdì 8 febbraio 2013

Tutti i documenti del conflitto di interessi del nuovo vicepresidente di Iren!

 



Il Regolamento del Comune di Parma per le nomine in enti e società approvato nell'ottobre 2012 dal Consiglio comunale col voto del M5S e dell’opposizione prevede che non possano essere nominati nelle società partecipate del Comune coloro che “svolgono attività professionali o intrattengono rapporti imprenditoriali incompatibili o in conflitto di interessi in organismi partecipati in cui dovrebbero essere designati e nominati ammnistratori” (leggi pag 13 del Regolamento comunale).
Il nuovo vicepresidente di Iren, Lorenzo Bagnacani,
nominato qualche giorno fa dal Comune di Parma è in conflitto di interessi? 

Come si evince dal suo curriculum, Baqnacani oggi ricopre tre ruoli (leggi curriculum): 
1) è amministratore Unico di Idecom srl che, oltre ad aver progettato il porta a porta dei rifiuti a Reggio Emilia poi effettuato da Enia/Iren (leggi ordinanza), beneficia tuttora di un incarico da 192.000 euro affidatogli da Iren Emilia per svolgere attività di informazione e di consegna porta a porta delle dotazioni per la raccolta differenziata nel Comune di Parma e in altri Comuni della provincia (leggi esito gara d'appalto). Siamo nel caso di un amministratore che dà soldi a sè stesso: il conflitto di interessi pare evidentissimo. 

2) è amministratore delegato di
Greenvision Ambiente Photo-Solar Srl che realizza impianti fotovoltiaci di taglia industriale (anche a Reggio Emilia), esattamente come la società Iren Rinnovabili. Anche qui il conflitto di interessi è palese perchè le due società sono in concorrenza tra di loro. Oltre a ciò, Greenvision ha realizzato, proprio per conto di Iren, alcuni impianti fotovoltaici (leggi comunicato ufficiale). 

3) è amministratore Delegato di Ladurner Energy srl, una società che supporta progetti di risparmio energetico in particolare nell’ambito della pubblica illuminazione, la medesima attività che svolge Iren (
leggi Iren Pubblica Illuminazione). L'Azienda è riconosciuta in Italia dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas ad operare come ESCO (Energy Service Company), al pari di Iren Energia (leggi elenco). La Ladurner Energy realizza progetti per l’ottenimento dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE) denominati anche “certificatibianchi”, esattamente come fa Iren (vedi elenco Tee).

Il Gruppo Greenvision, di cui Bagnacani ricopre detti importanti incarichi, controlla il
51% di Ladurner Ambiente Spa che svolge le medesime attività di Iren (acqua, rifiuti, energia, bonifiche) con la quale è quindi in concorrenza. La Ladurner gestisce, tra l'altro, l'inceneritore di Fusina da 250.000 tonnellate di rifiuti all'anno (leggi inceneritore di Fusina).
Quello di Bagnacani appare come un conflitto di interessi clamoroso ed esso, al di là della normativa nazionale, pare del tutto incompatibile con il Regolamento del Comune di Parma.

Si ricorda che il nuovo
articolo 2629 bis del Codice Civile ha stabilito anche una responsabilità penale per l'amministratore di una società quotata in Borsa che ometta di comunicare il conflitto di interessi; in tal caso, infatti, tali soggetti sono puniti con la reclusione da uno a tre anni, se dalla violazione siano derivati danni alla società o a terzi.
Che una nomina di questo tipo provenga dal M5S che della battaglia agli "intrecci" e ai conflitti di interessi ha fatto una bandiera è stupefacente.

Le dimissioni di Bagnacani, o di qua o di là, appaiono inevitabili.
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