(di Emanuela Rocca)
Oggi vi sottoporrò una STORIA PARTICOLARE, una storia che forse qualcuno di voi conosce, ma che secondo me, è passata quasi in sordina. Avrebbe dovuto essere nelle prime pagine di tutti i giornali d’ITALIA, ma come sempre accade, i mass media “tacciono”. Per loro sono importanti solo il SI di Belen, le partite di Calcio, la pena di Berlusconi e altre cavolate del genere. I FATTI SERI non vengono mai presi in seria considerazione, soprattutto quelli che riguardano la Pubblica Amministrazione, le leggi orribili e tutti i trattati capestro che ci stanno facendo morire.
Ma non voglio parlare di politica, anche se in parte c’entra e molto… quello di oggi è un articolo DENUNCIA contro un sistema che si fa beffe degli italiani, che distrugge famiglie intere e che uccide i bambini, neonati compresi.
Non farò ne’ nomi, ne’ cognomi e tanto meno metterò foto, questo per l’incolumità e la salvaguardia di chi mi ha chiesto aiuto.
Si parla di intere famiglie lasciate allo sbando, schiacciate dal potere delle amministrazioni locali. Si, avete letto bene, amministrazioni locali. Quello che scopro ogni giorno mi fa sempre più alterare contro questo sistema MARCIO che ha, purtroppo, il coltello dalla parte del manico e grazie a quanti mettono LA FATIDICA CROCETTA sulla scheda elettorale.
Le famiglie in questione hanno tutte bambini piccoli malati di SLA e di altre malattie rare neurodegenerative gravissime. Tutti bambini che necessiterebbero di terapie staminali e trapianti urgentissimi. Premetto che molti di loro discendono da famiglie i cui componenti provenivano da befetrofi, orfanotrofi e istituti del genere perché abbandonati dai genitori appena nati. E dove sta il problema? Questo suppongo vi starete chiedendo… il problema grave e serio sta nel fatto che ognuno di noi ha la possibilità di risalire ai genitori, ai nonni e alle loro malattie genetiche ed ereditarie attraverso dei documenti che DOVREBBERO, per legge, essere custoditi GELOSAMENTE nelle banche dati.