venerdì 27 dicembre 2013

Ma è tutto merito del governo e del M.A.E.? secondo il suo avvocato Alma è sotto scacco

Shalabayeva, in Kazakistan avevo paura. Temevo mi uccidessero 



Roma, 27 dic. - "Alma Shalabayeva ha temuto per la sua vita soprattutto quando e' stata imbarcata e portata in Kazakistan. Le erano stati tolti i cellulari e non aveva potuto avvertirci". A parlare e' l'avvocato Anna D'Alessandro, componente del pool difensivo della moglie del dissidente kazako Ablyazov. "La signora Shalabayeva e' stata vittima di un'operazione brutale - ha proseguito la penalista -. Il provvedimento di espulsione dall'Italia era illegittimo, tanto e' vero che e' stato annullato". L'avvocato D'Alessandro ha confermato che presto Alma Shalabayeva sara' sentita da un magistrato della Procura di Roma: "in questo momento, pero', siamo felici che la signora si sia ricongiunta con la famiglia e i suoi figli. Non ha fatto ancora programmi sul suo futuro e per quanto riguarda le indagini aspettiamo prima di trarre le conclusioni. La figlia Madina ha gia' presentato un esposto contro ignoti chiedendo all'autorità giudiziaria di verificare che dietro questo provvedimento illegittimo di espulsione ci siano condotte criminose e responsabilità penalmente rilevanti. Per quanto ci riguarda nel caso specifico c'e' stato un esproprio del diritto di difesa per non parlare della limitazione alla liberta' personale che la signora Shalabayeva a subito nel periodo in cui e' stata in Kazakistan. Ora che e' tornata in Italia la signora e' piu' tranquilla".



Ci hanno liberato perche' sperano nell'estradizione di mio marito

"Il Kazakistan ha rapito me e mia figlia a causa di mio marito.
Ed e' sempre per mio marito che ci hanno consentito di andare via. Sperano che il fatto di mostrarsi civili li aiuterà ad ottenere l'estradizione di mio marito dalla Francia, ma in ogni caso non avrebbero mai preso una decisione del genere se non ci fossero stati mass media indipendenti che hanno detto la verità su quanto mi e' accaduto" ha detto Alma Shalabayeva, durante la conferenza stampa organizzata in un hotel della capitale. La sua liberazione "è una mossa cinica e temporanea attraverso cui il regime kazako intende aumentare le proprie possibilità di avere Ablyazov" ha sottoscritto l'avvocato Peter Sahlas secondo cui la sua assistita continua a rimanere sotto scacco: "I kazaki non esiteranno a chiedere il suo arresto (all'Interpol, ndr) se non tornera' indietro. Il loro piano e' di trasformarla da ostaggio a fuggiasco, se necessario. Tutto dipenderà da come andra' a finire con Ablyazov".

"I media hanno fatto luce su caso, Bonino coraggiosa"

"Ringrazio la stampa indipendente italiana per avere fatto luce su quanto mi e' accaduto. Senza l'interesse dei media io sarei potuta diventare un'altra delle tante vittime ignote del regime di Nazarbayev". Con queste parole Alma Shalabayeva ha ringraziato la stampa che si e' occupata della sua vicenda. La moglie del dissidente kazako Ablyazov ha espresso parole di gratitudine nei confronti del ministro degli Esteri, Emma Bonino, "per il suo coraggio e la difesa dei diritti umani". "Grazie all'Italia e al suo popolo che sono stati vicini a me e alla mia famiglia e un grazie al ministro degli Esteri per il suo impegno e per la sua azione. Per me era importante ritrovare i miei figli. Ora seguirò i consigli dei miei legali e con loro deciderò sul da farsi. Voglio andare a fare visita a mio marito in carcere, mi manca molto".

Ricordando i sette mesi in Kazakistan, la signora Shalabayeva ha raccontato di essere stata oggetto di controlli e pedinamenti da parte di ignoti: "c'era gente intorno alla mia casa, ho visto che scattavano foto e giravano video a me e ai componenti della mia famiglia, eravamo sempre sotto controllo.
Era una situazione fastidiosa. Quando ci spostavamo eravamo seguiti sempre da sconosciuti in auto".

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