venerdì 10 gennaio 2014

La RAI è televisione pubblica o di regime?



Ieri per la seconda volta in due anni la televisione pubblica ha dedicato qualche minuto del suo prezioso spazio alla vicenda dei due Fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e SalvatoreGirone, estradati in India dove stanno rischiando di essere processati per reati punito secondo quanto previsto dal Codice Penale indiano con la pena di morte.

Un’estradizione decisa prevaricando tutti i disposti normativi costituzionali e del Codice Penale italiano ed addirittura ignorando pregresse sentenze della Corte Suprema che nella fattispecie chiarivano inequivocabilmente aspetti salienti che hanno caratterizzato lo specifico  problema.

La RAI in questi due anni ha dedicato poco spazio alla vicenda. Addirittura per mesi ha taciuto ogni informazione degna di questo nome, limitandosi a flash di telegiornale solo per poter dire “noi la notizia l’abbiamo data” !

Improvvisamente, il 6 dicembre 2013 si viene a sapere che a Virus su RAI2 il conduttore dott. Porro avrebbe intervistato la Responsabile della Farnesina, Ministro Emma Bonino. Ci saremmo aspettati che il Vice Direttore del “Il Giornale” affrontasse anche della vicenda dei due Fucilieri di Marina, magari sottolineando qualcuna delle “sbavature” che caratterizzavano la gestione istituzionale della vicenda, in particolare a partire dal 22 marzo 2013 giorno della terza ed oserei dire indebita estradizione dei due fucilieri di Marina.

Nulla di tutto ciò, qualche accenno di circostanza per lasciare spazio ad un osanna incondizionato della dottoressa Bonino, al suo impegno di Ministro degli Esteri a dire il vero  più politico che istituzionale, senza alcun cenno alla gestione della vicenda indiana, nelle migliori tradizioni di una televisione di Stato di vecchia memoria.

Ieri, improvvisamente la notizia che alla Vita in Diretta su RAI 1 un famoso ed accreditato giornalista, Franco di Mare, già esperto inviato di guerra, avrebbe parlato dei due Marò, proprio il giorno in cui per l’ennesima  volta l’India aveva rinviato l’apertura del procedimento penale affidato ad un Tribunale Speciale.

Ci si aspettava un dibattito colmo di contenuti, di verità e di chiarimenti. Nulla di tutto ciò. Un Conduttore distaccato ha intervistato due ospiti in studio, uno, il dott. Mario Sechi palesemente impegnato a non intaccare l’immagine del suo mentore elettorale,  il Senatore Monti, e la dottoressa Ritanna Armeni alla quale consiglieri approfondimenti in tema di diritto internazionale.

Una sola domanda al dott. Fausto Biloslavo in collegamento esterno, subito stoppato perchè troppo fermo nel testimoniare un sano senso di italianità fondamentale in vicende come questa.

Ciliegina finale sulla torta,  un’intervista al dott. Staffan de Mistura che si è sforzato di spiegare al pubblico la sua scelta di applicare approcci machiavellici nei confronti degli indiani senza però meglio specificare e, tantomeno, ha fornito chiarimenti sul perché l’Italia non abbia ricorso all’arbitrato internazionale nel caso dei due Fucilieri di Marina e lo abbia invece  fatto per tutelare gli interessi di Finmeccanica.

Grande delusione e grande tristezza in tutta la vicenda ed ancora una volta la prova provata che la RAI non è ormai più televisione pubblica ma informazione di Stato alla stessa stregua di altri modelli comunicativi  che imperversavano negli anni ’80-’90 nei Paesi dell’est europeo, nell’ex Yugoslavia e che ancora oggi operano in Venezuela piuttosto che a Cuba.

Di fronte a questo oltraggio alle più elementari regole di una libera e costruttiva informazione basata più sul riferire piuttosto che sull’esportazione di messaggi dogmatici peraltro spesso distorti, i cittadini possono solo difendere la loro libertà di pensiero ed il loro diritto di essere informati scegliendo altri canali televisivi ed oscurando queste fonti di cattiva informazione.  Facciamolo !
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