Allora ricapitoliamo.
Il PD ha vinto. Il PDL si è squagliato
come un ghiacciolo al sole. Il M5S festeggia le futuri sorti e
progressive del movimento che conquista due luoghi simbolici della
storia italiana: Pomezia e Assemini. L’UDC… scusate che cazzo di fine ha
fatto l’UDC?
Ora poiché sappiamo benissimo che nel PD
il tafazzismo è l’unica religione praticata dal gruppo dirigente,
perché, come dice Zuzzu Gioggia, nella sconfitta ci si compatta e nella
vittoria si gioca al ‘tutti contro tutti’, è il caso sin da ora di
suggerire le 10 cose che il PD deve evitare per sminuire la vittoria
alle elezioni ed assicurarsi l’ultimo e definito fanculo da parte dei
propri elettori.
1) Continuare ad attribuire i meriti
della vittoria alle amministrative a Bersani: di questo passo anche
Occhetto potrebbe risentirsi e le anime pie di Natta, Berlinguer e
Togliatti appariranno in sonno ad Epifani pretendendo anche essi parte
del risultato.
2) Affermare che la vittoria rafforza il
governo delle larghe intese: perché essere così modesti dal momento che
Obama, Merkel, Draghi, la BCE, la UE, la Trilateral, quelli di
Bilderberg, il Progetto Genoma, la CIA, il Mossad, la massoneria, i
rosacroce, i templari, e le pie dame della carità di San Vincenzo escono
tutti rafforzati dal quadro delle amministrative?
3) Immaginare grandi coalizioni con il PdA, il partito dell’astensione: rischiamo anche in quel caso di perdere le elezioni.
4) Spendere 9 milioni di euro in
comunicazione per produrre manifesti di segretari in tutte le nuances di
grigio, o slogan memorabili come ‘lo smacchiamo’: oggi è la giornata
internazionale della moratoria sulle metafore politiche degli animali di
Bersani, abbiate pazienza.
5) Dare la colpa a qualcuno che per una
volta si è vinto le elezioni: non è ancora successo, ma dal PD possiamo
aspettarci anche di peggio.
6) Convocare il congresso ogni settimana,
e rimandarlo la settimana successiva: eviterei le calende greche, le
idi di marzo, le none di quintile, il capodanno cinese, la pasqua
ebraica, e il giorno di San Patrizio.
7) Rendere le regole per il congresso più
complicate di quelle delle carte Yu-gi-oh!: se non sapete esattamente
di cosa sto parlando, significa che vostro figlio di sette anni non vi
ha ancora fatto sentire un completo imbecille.
8 )Continuare nei segnali di stima verso
Renzi, invitarlo a candidarsi al congresso, definirlo ‘risorsa’, e nel
frattempo fare e disfare di tutto pur di levarselo dai coglioni: se
andate avanti così, nemmeno Jovanotti che gli canta ‘mi fido di te’,
riesce a convincerlo a candidarsi.
9) Proporre i prossimi seminari nazionali a Pomezia e ad Assemini, per aprire un’interlocuzione con il M5S.
10) Partecipare a webinar
autoreferenziali sull’hatespeech, sul deep web, sul popolo della rete,
sui socialcosi, in cui i relatori principali sono la Sora Cesira, Jimmy
il Fenomeno e Mario Brega.
Sì, lo so a cosa state pensando, che
Epifani farà esattamente tutte e dieci le cose sopra descritte. Che vi
devo dire? Ci ritroveremo tra vent’anni a fare la stessa stupida ironia,
e a parlare di nuovo dei medesimi errori.
For ever and ever.
(Fonte)
Nessun commento:
Posta un commento