Sesana e Caporetto tornano italiane. Gaffe di Trenitalia
Comuni sloveni inseriti nel territorio regionale sul sito web Il Pd interpella tre ministri sull’errore macroscopico
TRIESTE. Lo aveva già fatto addirittura il Ministero dell'Istruzione,
ora è il turno di Trenitalia. Caporetto, Aidussina, Divaccia e altre
località oggi situate in Slovenia, tornano italiane secondo il sito
della società che gestisce il servizio ferroviario. Chi vuole usufruire
servizio “CartaFreccia” lo può fare attraverso il sito di Trenitalia
dove c'è un'apposita sezione per iscriversi on-line. Ebbene, una volta
entrato nella pagina dedicata a “CartaFreccia”, l'utente deve inserire
nome, cognome, provincia e Comune di nascita prima e di residenza poi.
Il
cliente triestino avrà pensato ad un suo errore quando, nel cercare tra
i Comuni della sua provincia, invece del “misero” elenco delle sei
località che compongono il territorio giuliano, si è trovato di fronte a
una lunghissima lista dove c'è un po' di tutto e lo stesso può dirsi
per gli utenti isontini. A Trieste risultano Albaro Vescovà (nome di
Skofije fino al 1954), Capriva del Carso (Comune soppresso nel 1928),
Divaccia San Canziano, Sesana ma anche luoghi come Fogliano di
Monfalcone (dicitura che non esiste più dal 1939) o località che Comuni
non sono come, ad esempio, Malchina. Gorizia invece si ritrova nel
proprio territorio Aidussina, Battaglia della Bainsizza, Caporetto,
tanto per citare alcuni luoghi che stanno, e già da qualche tempo,
dall'altra parte del vecchio confine caduto poi con l'entrata della
Slovenia nell'Unione europea.
La questione è oggetto anche di
un'interrogazione dei deputati del Friuli Venezia Giulia Tamara Blazina,
Gianna Malisani, Ettore Rosato e Giorgio Zanin che hanno chiesto conto
al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, al ministro dell'Interno,
al ministro per la Pubblica Amministrazione e Semplificazione. «Sul sito
di Trenitalia – azienda privata che gestisce un servizio pubblico - ,
inserendo come Provincia di nascita quella di Trieste o di Gorizia, si
apre l’elenco dei Comuni di tali Province, nell’ambito del quale c’è un
lungo elenco di comuni che fanno parte della vicina Repubblica di
Slovenia. Tra di essi – sottolineano i quattro parlamentari – ci sono:
Sesana, Corgnale, Divaccia San Canziano, Duttogliano, Postumia Grotte,
Aidussina-Ajdovšina, Caporetto-Kobarid, Oppacchiasela- Opatjeselo ed
altri». Inoltre, aggiungono Blazina, Malisani, Rosato e Zanin, «va
rilevato che alcuni Comuni delle provincie di Trieste, Gorizia e Udine,
pur rientrando nel territtorio bilingue, come da legge di tutela della
minoranza slovena 38/2001, ed avendo anche ufficialmente la
denominazione bilingue, vengono riportati nel sito Trenitalia in modo
solo parzialmente corretto».
Nell'interrogazione viene ricordato
come «le gravi inesattezze presenti nell'elenco sono state già rilevate e
ufficialmente stigmatizzate negli anni passati, a fronte dell'utilizzo
di tale elenco erroneo e incompleto anche sui siti di Amministrazioni
pubbliche» e che «la situazione è causa di diffusi malumori tra la
popolazione dell’area transfrontaliera di Italia e Slovenia e di
spiacevoli tensioni con gli organismi istituzionali di quest’ultima». A
tal proposito, i parlamentare della regione chiedono ai ministeri
interpellati «se siano a conoscenza di tale situazione e se intendano in
tempi rapidi provvedere affinché, in tutti i siti di amministrazioni
pubbliche ed aziende che svolgono servizio pubblico, l’elenco dei Comuni
facenti parte delle Provincie di Trieste e Gorizia contenga soltanto i
comuni appartenenti alla Repubblica italiana e, per i comuni
appartenenti all'area tutelata dalla legge 38/2001, venga rispettata la
denominazione bilingue». All'inizio del 2012 un caso analogo si verificò
per il servizio “La scuola in chiaro” del ministero dell'Istruzione,
Università e Ricerca: anche in quell'occasione sul sito del Miur le
province di Trieste e Gorizia furono “allargate” a numerose località che
oggi sono in Slovenia. Oggi, quantomeno, sul sito del ministero la
Venezia Giulia è tornata alla sua fisionomia geografica corretta. Ora
tocca a Trenitalia correggersi.
(Fonte)
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