Zeus è classificato fra i virus informatici più potenti.
Questo “malware” è stato inventato nel 2007 e si dice che da allora
negli Stati Uniti abbia permesso di trafugare centinaia di milioni di
dollari.
Il suo funzionamento è semplice: quando si installa sul computer non
si manifesta immediatamente, rimane allo stadio di virus dormiente, in
attesa che si inseriscano i dati bancari (per un acquisto su Internet,
consultando i propri conti, pagando via e-banking, ecc.) per “aspirare” i
dati di certificazione.
I dati confidenziali trafugati (numero di conto, password e altre informazioni personali) sono venduti al mercato nero degli hacker, molti dei quali operano dall’Europa dell’est e dalla Russia.
I dati confidenziali trafugati (numero di conto, password e altre informazioni personali) sono venduti al mercato nero degli hacker, molti dei quali operano dall’Europa dell’est e dalla Russia.
L’aspetto più inquietante è che il virus Zeus è arrivato su
Facebook. L’allarme è stato lanciato da Eric Feinberg, sul blog “Bits”
del New York Times.
Membro di FAKE (Fans Against Kounterfeit Enterprise), un gruppo che lotta contro la contraffazione sul web e dedicato alla protezione della vita privata sui social network, Feinberg ha osservato la recrudescenza del numero di pagine Facebook infettate da falsa pubblicità generata da Zeus.
Gli internauti poco prudenti cliccano su questa falsa pubblicità, su link che falsi account Facebook postano in gruppi di fans a forte seguito, oppure su link contenuti negli spam che si ricevono via email, e questo lancia il processo di installazione.
Membro di FAKE (Fans Against Kounterfeit Enterprise), un gruppo che lotta contro la contraffazione sul web e dedicato alla protezione della vita privata sui social network, Feinberg ha osservato la recrudescenza del numero di pagine Facebook infettate da falsa pubblicità generata da Zeus.
Gli internauti poco prudenti cliccano su questa falsa pubblicità, su link che falsi account Facebook postano in gruppi di fans a forte seguito, oppure su link contenuti negli spam che si ricevono via email, e questo lancia il processo di installazione.
(tratto da: Fonte)
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