venerdì 7 giugno 2013

Guardate un po' chi c'è nel Consiglio direttivo della B.R.I. e le 56 banche centrali sue azioniste

La Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI)


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 La Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI) è un’istituzione fondata a Basilea nel 1930 in attuazione dell'Accordo dell’Aja dai governi di Belgio, Francia, Germania, Italia e Regno Unito e rappresenta la più antica istituzione finanziaria internazionale.
Originariamente la BRI svolgeva il ruolo di agente fiduciario relativamente ai prestiti emessi per finanziare le riparazioni di guerra tedesche, consentendo alle banche centrali un coordinamento delle operazioni di incasso e pagamento. Dopo la fine della seconda guerra mondiale, molte sue funzioni furono assorbite dal Fondo Monetario Internazionale ed alla BRI restarono quelle di banca delle banche centrali e di controllo della speculazione internazionale.

Attualmente la BRI promuove la cooperazione monetaria e finanziaria tra le 56 banche centrali sue azioniste, fornisce servizi di gestione delle riserve in valuta a numerose banche centrali, svolge attività di ricerca economica e monetaria e produce statistiche sul sistema bancario e finanziario internazionale. Inoltre gode di speciali immunità e privilegi come ad esempio l’impossibilità di confisca, espropriazione o sequestro dei suoi beni, sia in tempo di pace che in tempo di guerra.
La Banca dei Regolamenti Internazionali ospita le riunioni periodiche dei Governatori dei paesi del G10 ed inoltre fornisce i servizi di segretariato per vari comitati permanenti impegnati a promuovere la stabilità finanziaria e monetaria internazionale. Tra questi figurano il Committee on the Global Financial System (CGFS), il Committee on Payment and Settlement Systems (CPSS), il Basel Committee on Banking Supervision e il Financial Stability Forum (FSF).
Secondo lo Statuto della BRI, il suo capitale sociale è composto da azioni nominative senza il diritto di voto, trasferibili ai soggetti autorizzati soltanto con l’approvazione dell’istituto. Suoi azionisti possono essere solo le banche centrali o gli istituti di credito da queste designati.
Il Consiglio direttivo delibera a maggioranza ma non può in ogni caso determinare una politica monetaria mondiale che prevalga su quelle delle Nazioni partecipanti. Le operazioni poste in essere dalla Banca dei Regolamenti Internazionali infatti “devono conformarsi alla politica monetaria delle Banche Centrali dei Paesi interessati”. Le banche centrali interessate da qualunque tipo di operazione posta in essere dall’istituzione hanno inoltre diritto di veto sulla loro esecuzione.
La BIS non può prestare somme ai Governi o detenere quote di imprese o ancora emettere moneta.
La Banca (e i suoi dipendenti) godono infine dell’immunità di giurisdizione mentre i suoi beni dell’immunità di esecuzione. L’immunità è estesa a tutto il campo penale e ammette deroghe solo per specifiche rinunce dei diretti interessati o per “azioni civili o commerciali risultanti da transazioni bancarie o finanziarie”.

Direttore generale

Jaime Caruana Spagna

Consiglio direttivo

Christian Noyer, Parigi (Presidente)

Masaaki Shirakawa, Tokyo (Vicepresidente)
Ben Bernanke Washington DC;
Mark Carney, Ottawa;
Agustín Carstens, Città del Messico;
Luc Coene, Brussel;
Andreas Dombret, Francoforte sul Meno;
Mario Draghi, Francoforte sul Meno;
William Dudley, New York;
Stefan Ingves, Stoccolma;
Thomas Jordan, Zurigo;
Mervyn King, Londra;
Klaas Knot, Amsterdam;
Anne Le Lorier, Parigi;
Guy Quaden, Brussel;
Fabrizio Saccomanni, Roma;
Ignazio Visco, Roma;
Jens Weidmann, Francoforte sul Meno;
Zhou Xiaochuan, Pechino.
  (da Wikipedia)
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