giovedì 11 aprile 2013

Basterà pagare un'assicurazione per essere tutelati dal risparmio depositato in banca???

Prelievi forzosi in Italia? Unicredit prima conferma poi ci manda la smentita.

Si salvi chi può. Anche in Italia iniziano a trapelare le prime sconcertanti notizie su eventuali prelievi forzosi dai conti correnti bancari. Come accaduto a Cipro? Sicuramente la forma sarà la stessa, probabilmente cambierà la sostanza, nel senso che non si dovrebbe arrivare a “rubare” oltre il 35% dei risparmi da conti oltre i 100mila euro. Ma Unicredit conferma che, in caso di “banche fallite” – e in Italia tanti istituti sono sul lastrico – sarà “doveroso” il prelievo forzoso per “salvare gli istituti”. Appunto: si salvi chi può. Ma a fine giornata arriva la smentita da parte di Unicredit: "Niente di vero, tutto nasce da un fraintendimento."




I risparmi che non sono garantiti da alcuna tutela potrebbero essere usati in futuro per contribuire al salvataggio delle banche a rischio fallimento, a patto che diventi una soluzione unica in Europa. Lo ha detto Federico Ghizzoni, amministratore delegato di Unicredit.
"Far partecipare i risparmi non assicurati al piano di salvataggio delle banche è accettabile", posto che sia un opzione comune in Europa, ha dichiarato ieri a Vienna il manager del principale istituto italiano.
L'Unione Europea, ha spiegato il 57enne banchiere, dovrà però introdurre leggi identiche e condivise nei vari stati membri. "Non possiamo accettare una differenza tra paese e paese all'interno della stessa area. Bisogna che questa decisione venga presa non solo a livello europeo ma all'interno del Comitato di Basilea dove sono rappresentati tutti i Paesi. Altrimenti apriremmo le porte ad arbitraggi".

 A suo avviso i depositi delle banche fallite possono essere eventualmente toccati solo quando i bond non sono più sufficienti. E comunque i depositi sotto 100mila euro devono rimanere off-limits.
Intanto Fitch lancia un allarme sul settore del credito del nostro paese. Per l'agenzia di rating, infatti, l'aumento degli oneri legati al deterioramento dei crediti, conseguenza di un'economia debole, "continuerà per tutto il 2013" per le banche italiane.
Fitch ha confermato l'outlook negativo per i gruppi nazionali, che "dovranno affrontare un altro anno difficile dominato dalle incertezze dell'economia".
Secondo gli economisti, l'economia italiana "comincerà a riprendersi nella seconda parte dell'anno" ma ogni rinvio della ripresa indebolirà le prospettive della qualità degli asset e la redditività delle banche.
L'unica concessione è sui miglioramenti dal punto di vista della capitalizzazione; le stime di Fitch sul Paese sono di un'economia in contrazione dell'1,8% quest'anno, dopo il -2,2% del 2012.

MA A FINE GIORNATA UNICREDIT CI MANDA LA SMENTITA
Si tinge di mistero l'affaire su eventuali prelievi forzosi in Italia. Unicredit prima conferma poi ci manda, a fine giornata, la smentita, che pubblichiamo integralmente:
Ecco cosa puo' accadere da un titolo sbagliato! Unicredit non ha mai parlato a favore di prelievi forzosi. Sono considerazioni riassunte in modo completamente errato da un titolo di agenzia che e' stato poi cambiato. Ci preme precisare che ne' UniCredit e ne' il Ceo Federico Ghizzoni hanno mai preso in considerazione ne' tanto meno visto con favore prelievi forzosi sui conti correnti dei depositanti nemmeno con riferimento alla situazione di Cipro. Le dichiarazioni rilasciate (basta riguardare le agenzie) sono di tono del tutto diverso e fanno parte comunque di una riflessione generale sulla necessità di una regolamentazione comune a livello europeo per tutto quanto riguarda il sistema bancario”.
 (Fonte)
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