Se il governo bilderberghino Napolitano & Monti dice «sblocco», devi ovviamente leggere «blocco».
I due
compari e i loro ministrelli, infatti, utilizzando il DL 35/8.4.2013 (il
presunto sblocca-debiti della PA) vogliono invece illecitamente rendere
definitivamente irrecuperabili le somme liquidate dai giudici ai
cittadini con le sentenze (formalmente decreti) ex legge Pinto per il
risarcimento delle eccessive lungaggini processuali. Somme che lo Stato
non ha mai pagato spontaneamente.
Blocco
altamente illecito realizzato aggiungendo all’art. 5 della legge Pinto
il comma 5, che prevede l’incredibile divieto dei pignoramenti presso
terzi, lasciando la sola ‘possibilità’ dell’espropriazione di però
inesistenti fondi presso i distretti dei Ministeri Giustizia, Economia e
Finanze, e Difesa, in cui è stato emessa la sentenza.
Ma perché –
viene da chiedersi – tanto accanimento contro la legge Pinto, e perché
noi avvocati dobbiamo insorgere per difenderla?
Semplice:
perché si era diffusa la tendenza a ricorrere ex lege Pinto per il
risarcimento delle lungaggini nelle cause, e questo stava costringendo
sempre più l’apparato a contenere le cause nei tempi indicati dai
giudici europei e nazionali.
Una sia
pur relativa velocizzazione però inaccettabile per il sistema bancario e
per tutto quanto da esso deriva, cioè per l’attuale tipo di PA,
assicurazioni, Istituzioni eccetera: un sistema ormai così illecito da
poter reggere solo se la giustizia è in coma.
Per
intenderci, come ho già scritto in passato, prima della legge Pinto, la
Sezione Lavoro e Previdenza della Corte d’Appello di Napoli fissava le
prime udienze degli appelli per le pensioni di invalidità a sette anni.
Dopo la legge Pinto i sette anni si sono ridotti ad un anno e mezzo
circa: durate entrambe eccessive, ma solo la maggiore delle quali era
tale da garantire ogni impunità alle cosche che ci dominano.
Velocizzazione
delle cause che noi avvocati, in attesa di riforme che non faranno
certo questi miserabili oggi al governo, possiamo ottenere solo
ripristinando la legge Pinto.
Legge che
per la verità era stata già annientata dalla precedente ‘riforma’, ma
che ancora dava fastidio, perché c’erano pur sempre da pagare le vecchie
sentenze: che ora vogliono bloccare per sempre.
‘Riforme’ in realtà delinquenziali contro le quali, cari colleghi, possiamo intervenire solo noi, perché alla gente sfuggono.
Che fare? Ebbene, intanto credo che dobbiamo insorgere tutti in rete contro questa gentaglia, a partire da Monti e Napolitano.
Dopo di
che, bisogna che l’OUA e gli Ordini organizzino la protesta, ma una
protesta che, per poter essere scientifica, mirata, non deve essere
organizzata da quelli che lo hanno fatto finora, altrimenti è inutile.
Io
consiglierei di manifestare davanti le sedi RAI per costringere la RAI a
dare spazio alla richiesta che la magistratura processi Monti,
Napolitano e gli altri per la loro appartenenza formale o di fatto al
Bilderberg.
Se lo
otterremo, avremo risolto tutto nel più facile dei modi: spezzando il
legame tra i criminali del Bilderberg che decidono le sorti del mondo, e
i sicari che quelle decisioni le eseguono.
(Fonte)
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