sabato 20 luglio 2013

Euro, Europa, BCE, Fiscal compact. Il funerale dell'Italia spiegato in modo semplice



"USCIRE DALL'EURO SAREBBE UN DISASTRO" ... è quanto sostengono i nostri politici: con voce ferma, sicura, che non ammette dubbio alcuno. Secondo Bersani pensare di uscire dalla moneta unica è addirittura "da pazzi". E milioni di capre gli credono: se lo dice il capo del proprio partito preferito significa che è vero. Che siano falsi bugiardi patentati è palese, rinnovano anno per anno le solite promesse - posti di lavoro, riduzione di tasse, uscita dalla crisi - mentre si sprofonda sempre di più, ma molti continuano a prendere per buone le loro bugie...

Che poi, FATECI CASO: non argomentano mai "i motivi" per cui sarebbe un disastro uscire dall'euro. Si affidano a frasi ad effetto, dichiarazioni "generiche" senza entrare mai nel merito, perché sanno che sarebbero sbugiardati: anche se i mass media danno spazio solo a chi sostiene la cricca eurocrate, infatti gli economisti che sostengono l'uscita dall'euro sono relegati sul web: molti per non stroncarsi la carriera, si adeguano e MENTONO SAPENDO DI MENTIRE: esattamente come i nostri politici, fatto salvo quelli che sono talmente ignoranti da non sapere veramente niente in merito: (*1) e sicuramente non sono pochi. Votano i provvedimenti in aula in base alle indicazioni dei vertici, dopotutto è a loro che devono la loro elezione in parlamento e non ai cittadini, che eleggerebbero anche un piteco se il loro partito lo candidasse. Buona parte degli elettori votano per "ideologia", per "avversione nei confronti della coalizione rivale", o peggio ancora per "coerenza": proprio così, c'è chi vota un partito "perché lo ha sempre votato" o perché lo votano i genitori e lo votavano i nonni. Siamo proprio messi male...


Tornando all'Euro, una MONETA STRANIERA, emessa e controllata da una BANCA PRIVATA (*3) che la presta ad un tasso dell'1% alle banche, che a loro volta la prestano alle nazioni chiedendo un interesse che va dall'1% (Germania) al 6,5% (Portogallo) (*2) non si capisce proprio come qualcuno possa pensare che uscire da questa TRAPPOLA possa nuocerci. 

Qualcuno sostiene che "uscendo dall'euro pagheremmo la benzina molto cara", illazione destituita di fondamento, quando avevamo la Lira infatti la benzina costava molto meno di adesso: inoltre anche i muri sanno che il prezzo della benzina è dovuto in larga misura alle accise: se a causa della svalutazione conseguente dall'uscita dall'euro il prezzo del petrolio dovesse aumentare, basterebbe che il governo diminuisse le accise.

LA SVALUTAZIONE non è necessariamente un male, come qualcuno vuole farci credere: posto che non si capisce perché uscire dall'Euro significherebbe "fare la fine dell'Argentina" (la brutta fine la facciamo restando nell'Euro, non uscendo) svalutare la nostra valuta FAREBBE VOLARE LE NOSTRE ESPORTAZIONI... se lo stato possedesse la SOVRANITA' MONETARIA, stampando denaro si "indebiterebbe con se stesso", non dovremmo pagare interessi agli speculatori: pertanto potrebbe assumere milioni di disoccupati ed impiegarli in servizi e opere pubbliche. La PIENA OCCUPAZIONE è possibile solo per le nazioni SOVRANE: attualmente invece, siamo costretti a sprofondare sempre più nel baratro, il tasso di interesse che ci viene richiesto è INSOSTENIBILE nel lungo periodo... anno dopo anno i banchieri risucchiano il denaro circolante, ci costringono ad indebitarci sempre di più e alla fine ci tolgono i BENI REALI. Un debito ETERNO, INESTIUNGUIBILE nonché una TRUFFA, come spiega in modo semplice "El concursante" (vedi: https://www.facebook.com/photo.php?v=250828844982118&set=vb.118635091520926&type=3&theater)

La controprova è la realtà dei fatti: NONOSTANTE LE TASSE DI MONTI, I TAGLI A SCUOLA, SANITA', SICUREZZA e tutto il resto, il debito pubblico ha stabilito un nuovo record: 2074 MILIARDI DI EURO, tutti i soldi succhiati dall'erario sono finiti nelle tasche dei signori citati sopra a titolo di interessi sui titoli di stato, cioè sul debito pubblico, E LA SITUAZIONE è DESTINATA A PEGGIORARE, visto che L'ERARIO INCASSA SEMPRE MENO: il gettito sta diminuendo a causa dei numerosi falliMonti, imprese che chiudono o delocalizzano, e nel 2014 entrerà in vigore il "Fiscal compact" (vedi http://www.nocensura.com/2012/07/i-drammatici-effetti-del-fiscal-compact.html) Alias "I grandi saldi di fine democrazia", la SVENDITA della nostra riserva aurea e dei beni pubblici, ad iniziare dalle migliori aziende: ENI, Finmeccanica, Poste Italiane, etc... dopodiché saremo a tutti gli effetti una colonia, saremo ospiti in casa nostra, senza alcuna possibilità di ripresa. Le grandi aziende, che realizzano grandi profitti, saranno controllate interamente da gruppi esteri, agli italiani non resterà che lavorare alle loro dipendenze, sempre più sottopagati, senza diritti e ovviamente, PRECARI. Il "posto fisso" resterà un miraggio, e la paura di perdere il posto di lavoro ci metterà nelle condizioni di dover accettare supinamente turni di lavoro massacranti e quant'altro oggi avviene nei paesi del "terzo mondo"...

SE NON USCIREMO DALL'EURO, PREPARATEVI A "MORIRE PER MAASTRICHT", DAL TITOLO DEL LIBRO DI ENRICO LETTA (vedi: http://www.amazon.it/libri/dp/8842052485)

IL MALE VOLUTO NON è MAI TROPPO, DISPIACE SOLO PER QUEI POCHI ITALIANI "SVEGLI" E CONSAPEVOLI CHE SUBISCONO L'IGNORANZA E LA DEMENZA ALTRUI...


(*1) VIDEO: I parlamentari hanno votato il Fiscal compact, ma sostengono di non sapere cos'è: http://bit.ly/12PPGx6 - in realtà se certamente molti di loro non sanno davvero cosa prevede il fiscal compact, una parte di loro lo sa BENISSIMO: fingono di non saperlo perché se è imbarazzante palesare di aver votato un provvedimento senza conoscerlo, lo sarebbe ancora di più spiegare agli italiani che cosa esso prevede: non è necessario essere esperti di economia per capire che esso avrà un impatto DEVASTANTE. L'Italia si è impegnata a rientrare, nel giro di 20 anni, sotto il tetto del 60% di rapporto debito/PIL. Per farlo, stando agli attuali conti pubblici, dovremmo sborsare 46-47 miliardi di euro all'anno per venti anni, ma visto che il PIL è in diminuzione, la somma è destinata ad aumentare: (se il PIL è 1.000 miliardi e il debito è 1.200, il rapporto debito/PIL è del 120%; se il PIL scende a 900 miliardi, i 1.200 miliardi di debito rappresentano una percentuale superiore, e di conseguenza per rientrare nel parametro del 60% dovremo sborsare di più. CONSIDERIAMO INOLTRE, che mentre il PIL si sta contraendo, il debito pubblico è in costante, inesorabile e inarrestabile AUMENTO: tra qualche anno i 46-47 miliardi di rata annuale diventeranno 50, per lievitare negli anni successivi fino a quota 53, 54, 55 ... svendere i beni pubblici e consegnare la riserva aurea non sarà sufficiente: dovranno tagliare fortemente i servizi e aumentare la pressione fiscale, che è già ben oltre i livelli di sostenibilità. Dovranno LICENZIARE decine di migliaia di statali, SE OGGI VI SEMBRA UN "PERIODO NERO", EBBENE SAPPIATE CHE IL PEGGIO DEVE ANCORA ARRIVARE...

(*2) Ecco gli spread di oggi di tutti i paesi europei: http://finanza-mercati.ilsole24ore.com/reddito-fisso-e-tassi/spread-europa-oggi/ ormai grazie ai mass media tutti sanno che "lo spread è il differenziale tra i bund tedeschi ed i nostri titoli di stato", ma non tutti sanno cosa comporta lo spread. Le nazioni europee, come sappiamo bene, non battono moneta: bensì emettono "titoli di stato", che vengono "acquistati" dagli investitori, i quali ottengono una percentuale di interesse: il valore dei titoli più il tasso di interesse. Maggiore è il "rischio insolvenza" e maggiore è il tasso di interesse: i titoli tedeschi sono considerati molto sicuri, pertanto il tasso di interesse è basso; più i conti dello stato sono dissestati, maggiore è il rischio che questo paese non rimborsi i titoli, più alto è il tasso di interesse corrisposto. QUESTO ALMENO, IN TEORIA: quando lo spread italiano era a quota 500 E PAGAVAMO SUI TITOLI UN TASSO SUPERIORE AL 6% sapevano BENISSSSIMO che avremmo fatto fronte agli impegni di pagamento, anche perché Monti avrebbe venduto il sangue dei cittadini pur di pagare, ma nonostante ciò, il nostro spread era elevatissimo: in modo da "costringerci" ad accettare le varie misure di austerity che il governo Monti ha approvato... [che poi le misure "lacrime e sangue" hanno riguardato i cittadini, visto che alle lobby quel governo ha dispensato numerosi regali... (vedi: http://www.nocensura.com/2012/07/tutti-i-regali-di-monti-caste-e-poteri.html ) e a dirla tutta, i partiti hanno PEGGIORATO la situazione: la BCE aveva raccomandato tra le altre cose, varie misure - vedi le liberalizzazioni - che avrebbero intaccato anche gli interessi di svariate "caste nazionali", che sono stati salvaguardati dai partiti, che sono finanziati dalle stesse. (vedi:http://www.nocensura.com/2012/08/monti-ci-ha-messo-la-faccia-ma-la.html) Alla fine Monti ha tutelato gli interessi dell'alta finanza, delle banche e dei "poteri forti sovranazionali", i partiti quelli dei "poteri forti nazionali" ed a pagare sono stati i cittadini...

La Germania paga un tasso di interesse sui titoli di stato prossimo all'1%: (facciamo per comodità che la Germania paga un tasso di interesse dell'1,00%) avere lo spread più alto della Germania di "100 punti", significa pagare 1 punto percentuale in più: ovvero il 2%. Se lo spread è superiore di "46 punti" come lo è oggi quello dell'Austria, significa che gli austriaci corrispondono un tasso di interesse sui propri titoli di stato superiore dello 0,46% rispetto a quello della Germania. Il Portogallo, il cui spread è a quota 592, paga un tasso di interesse sui titoli di stato superiore del 5,92% a quello della Germania, ovvero paga il 6,92%
(*3) La BCE è di proprietà delle Banche Centrali dei paesi aderenti: la Banca d'Italia ha il 12,50% delle quote (vedi: http://it.wikipedia.org/wiki/Banca_centrale_europea)
Banca d'Italia che è di proprietà di un ristretto gruppo di banche e assicurazioni private: (vedi:http://it.wikipedia.org/wiki/Banca_d'Italia) l'unico ente pubblico che fa parte dei soci è INPS, con il 5% delle quote. "Intesa Sanpaolo S.p.A." e "UniCredito Italiano S.p.A." - proprietarie rispettivamente del 30,3% e del 22,1% delle quote, insieme possiedono il 50,4% della BdI e di conseguenza sono proprietarie del 6,25% della BCE.
A parte il fatto - per niente secondario - che la BCE crea il denaro dal nulla, in modo autonomo e indipendente e senza copertura aurea ne altro tipo di controvalore, è EVIDENTE come il sistema monetario sia un vero e proprio "GIOCO" SPECULATIVO in mano alle banche: controllano la BCE che stampa denaro, e lo presta alle banche ad un tasso dell'1% (negli ultimi mesi, addirittura, lo 0,50%: il "costo del denaro" è variabile, decide la BCE quale tasso di sconto applicare) e poi le banche lo prestano alle nazioni.
LA BCE DOVREBBE PRESTARE DIRETTAMENTE ALLE NAZIONI: dovrebbe essere cioè "prestatore di ultima istanza", sottraendo alle banche questo sistema speculativo che permette loro di realizzare ingentissimi profitti, inoltre grazie a questo sistema le banche preferiscono acquistare debito pubblico, piuttosto che prestare alle imprese, che è molto più rischioso... oltretutto al nostro paese a fine 2011 e nel 2012 hanno assegnato uno spread elevatissimo, che ha superato quota 500 (costringendoci a pagare oltre il 6% di interessi sui titoli di stato, cioè sul debito pubblico) come se fossimo a 'rischio insolvenza', mentre sapevano benissimo che l'Italia avrebbe pagato: anche perché a capo del governo c'era il loro fedele Mario Monti, che pur di pagare gli interessi sul debito avrebbe venduto gli italiani al mercato delle vacche... il rating elevatissimo secondo la procura di Trani, che ha indagato e rinviato a giudizio le agenzie di rating, è stato il frutto di MANIPOLAZIONI DEL MERCATO (vedi:http://www.nocensura.com/2012/11/hanno-manipolato-il-mercato-rinviate.html)

ALTRI APPROFONDIMENTI:

"La disfatta dell'Italia è la fortuna della Germania"
http://www.nocensura.com/2013/07/euro-la-disfatta-dellitalia-e-la.html - ARTICOLO E APPROFONDIMENTI CIRCA L'USCITA DALL'EURO: CHE SAREBBE UNA SALVEZZA PER L'ITALIA E UNA VERA BATOSTA PER I TEDESCHI, FAVORITI DALL'EURO...

UNA RACCOLTA DI ARTICOLI PER CAPIRE A FONDO LA CRISI E CHI C'E' DIETRO; http://www.nocensura.com/2013/05/una-raccolta-di-articoli-per-capire-le.html - I "POTERI FORTI SOVRANAZIONALI" CHE HANNO IN MANO L'UNIONE EUROPEA: I LORO TRATTATI-CAPESTRO, LE BANCHE D'AFFARI, L'ALTA FINANZA SPECULATIVA, I GRUPPI PARAMASSONICI BILDERBERG, TRILATERAL, ASPEN INSTITUTE & CO.
(Fonte)

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2 commenti:

  1. 1) LA BANCA STRANIERA: La BCE non è una banca privata, ma un istituto di diritto pubblico. Così come tutte le Banche Centrali Nazionali. Basterebbe dimostrare un po' di cervello e andare a consultare i bilanci di Bankitalia per scoprire che, surprise surprise, i "guadagni" di questo istituto finiscono o in riserve che rimangono all'interno dell'istituto, oppure (in larghissima parte) allo Stato:
    http://phastidio.net/2007/12/31/tutto-quello-che-avreste-voluto-sapere-sulla-banca-ditalia-ma-non-avete-mai-osato-chiedere/

    2) LA BENZINA: Aumenterebbe? Con una moneta svalutatissima SI, così come tutti gli altri beni di importazione (che, per l'Italia, sono perlopiù materie prime e prodotti indispensabili). Perché? Perché gli arabi, i libici, i venezuelani, i russi e chiunque ci venda benzina non accetterebbe MAI in pagamento una valuta che perde valore così velocemente. Chiederebbero in cambio altre valute, che lo Stato Italiano non può stampare ma solo comprare. Ma dato che anche per comprare Valuta difficilmente si troverebbe qualche pazzo disposto ad accettare la Lira in cambio si dovrà offrire altro (come beni, o le riserve auree). Bella prospettiva davvero.

    3) LA SVALUTAZIONE: è vero, non è necessariamente un male. Ma una svalutazione non accompagnata da una crescita reale si. Che problema c'è, dice chi ha scritto questo articolo: più svalutazione, più esportazioni. Peccato che, come detto sopra, con la svalutazione aumenterebbero anche i prezzi delle materie prime importate, che si riverserebbero sul costo reale della produzione di beni che esportiamo, che farebbero quindi aumentare il costo dei suddetti beni mitigando (se non proprio annullando) il vantaggio di costo delle esportazioni.
    L'economia non è il gioco delle tre carte, e neanche una mera funzione matematica (come vorrebbero far credere i seguaci della MMT). L'economia è una scienza sociale, e poiché nel campo delle relazioni sociali non esistono unicamente rapporti di costanza tra grandezze, nessuna misurazione sarà mai corretta al 100% e la scienza economica non potrà mai essere unicamente quantitativa.

    4) PIENA OCCUPAZIONE: immagino questa roba derivi dalla MMT. Ebbene, risposto sopra.

    5) LA CONTROPROVA CHE NON LO E': i tagli, le tasse e tutto il resto non hanno avuto l'effetto sperato? Falso, almeno in parte. Le tasse sono sempre qualcosa di brutto, cattivo e recessivo, e bisognerebbe utilizzarle solamente come ultima chance (cosa che, purtroppo, erano nella metà del 2011). I tagli, invece, sono stati totalmente inefficienti. Perché? Perché non sono stati tagliati i VERI sprechi. La Spesa Pubblica è ancora mostruosa, come si pensa di poter raddrizzare le cose in questo modo? Ah, già, con la MMT e la "piena occupazione" fatta di Debito Pubblico e la Svalutazione che, secondo una stramba logica, sarebbero la nostra salvezza, nonostante siano (o siano state, almeno per quanto riguarda la seconda) la nostra dannazione.

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  2. Dunque:

    convengo che la BCE è definita istituto di diritto pubblico ma la cosa è alquanto confusa. Infatti la BCE è di proprietà delle banche centrali di ciascuno dei paesi dell’Eurosistema. Praticamente nell’Eurozona la BCE è rappresentata dalle banche centrali nazionali le quali non hanno affatto l’obbligo di essere pubbliche, seppure lo vogliono far credere (http://www.liberoquotidiano.it/dossier/economia/1255545/Tornare-alla-lira-si-puo--Bastano-solo-due-anni.html).
    Bankitalia, ad esempio, non lo è in quanto solo il 5,67% è proprietà di enti pubblici e il rimante e di altre banche che sono private.
    Ma veniamo come su accennato a "pagine diverse":
    Sicuramente per noi le conseguenze sarebbero inizialmente negative anche perchè ce la farebbero pagare cara perché una nostra, o di altri, uscita porterebbe destabilizzazione in tutta l'area euro. Probabilmente uscendo subiremmo una situazione di crisi come successo all’Argentina (http://voxnews.info/2013/03/28/uscire-dalleuro-conviene-uscire-subito-conviene-due-volte/) la quale però seppe pian piano reagire e uscire dall’enorme debito perpetrato.
    Molto utile è questo studio (http://www.scenarieconomici.it/studio-sulle-prospettive-in-italia-germania-francia-e-spagna-e-simulazione-di-dissulazione-delleuro-e-ritorno-alle-valute-nazionali/) dove si dice chiaramente quanto che la rottura dell’Euro (non traumatica) e la rivalutazione del Marco penalizzerebbero pesantemente la Germania, ed avvantaggerebbero le economie periferiche, quella Italiana in primis. Le conclusioni sono le stesse di altri studi seri. L’effetto è lo stesso già riscontrato nel passato in situazioni similari, e le ragioni sono esattamente quelle opposte a quelle che hanno consentito alla Germania di avvantaggiarsi in questi anni rispetto ai paesi periferici.
    Inoltre credo che sia stata sbagliata l’introduzione del pareggio di bilancio in Costituzione, non riusciremo mai a raggiungerlo. Non riusciremo mai a sanare il nostro debito in continua ascesa nonostante le tante tasse appioppateci e che presto, non avendo lavoro, non si sa chi le pagherà (magari le prenderanno dai pochi che ancora hanno qualche risparmio in banca o svendendo i patrimoni italiani).
    Dove sta la verità .... forse la sola famosa sfera non basta.
    Un saluto.

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