mercoledì 1 maggio 2013

L’Europa ha salvato le api?

La Commissione Europea ha deciso di proibire l'uso di tre pesticidi che sono stati messi in relazione con la morte massiva degli insetti




La Commissione Europea ha deciso di proibire l’uso di tre pesticidi che sono stati messi in relazione con la morte massiva delle api, utilizzati molto frequentemente in agricoltura. Si tratta di tre neonicotinoidi impiegati nella coltivazione del mais, del cotone, della colza e del girasole. La decisione della Commissione Europea è stata assunta seguendo il criterio del principio di precauzione, in base ai risultati di uno studio scientifico presentato dall’EFSA che è l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare.

I PESTICIDI, I SEMI E LE API - La Commissione ha suggerito inoltre di modificare le condizioni di approvazione dei tre derivati presenti in alcuni pesticidi al fine di ridurre la loro applicazione alle colture e di modularne l’uso anche a seconda delle stagioni, in quanto l’esposizione ai pesticidi durante l’autunno non è considerato pericoloso. Ha inoltre proposto di estendere il divieto anche alla vendita di semi trattati con prodotti contenenti le tre sostanze. Il provvedimento potrebbe diventare esecutivo entro dicembre prossimo.

LA SPARIZIONE DELLE API - La comunità scientifica e le associazioni degli apicoltori avevano negli anni manifestato le loro preoccupazioni per la sparizione di milioni di api, le quali coprono un ruolo essenziale nell’ecosistema. Tuttavia, all’origine di queste decisioni c’è uno studio presentato dalla EFSA che risale al mese di gennaio di quest’anno, il quale mette in relazione l’uso degli insetticidi a base di nicotina con la mortalità, che ha raggiunto livelli preoccupanti, riscontrata nelle colonie di api. Lo studio individua con precisione tre famiglie di pesticidi neonicotinoidi prodotte dalle industrie Bayer e Syngenta. I tre prodotti si chiamano Clothianidin, Thiamethoxam e Imidacloprid.

PARALISI E MORTE - Nelle quantità normalmente usate nelle coltivazioni, questi prodotti non sarebbero causa di problemi sulla salute degli esseri umani; secondo gli studi che la Commissione Europea ha assunto come riferimento, provocano danni sul sistema nervoso degli insetti, causandone la paralisi e la morte. La Commissione ha assunto questa decisione sulla restrizione all’uso dei tre prodotti incriminati esercitando il diritto di autorità; gli stati membri non sono stati infatti in grado di trovare un accordo e di raggiungere una maggioranza qualificata per poter decidere pro o contro la proposta.

COSA SUCCEDE ALLE API? – Hanno votato a favore della restrizione nell’uso dei tre prodotti Spagna, Slovenia, Lettonia, Malta, Germania, Lussemburgo, Francia, Belgio,Svezia, Polonia, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia e Paesi Bassi; insieme all’Italia hanno votato contro, Regno Unito, Austria, Ungheria, Repubblica Ceca, Portogallo, Slovacchia e Romania. Il presidente della Commissione Ambiente del Parlamento Europeo, il socialdemocratico tedesco Matthias Groote, si è detto soddisfatto della decisione della Commissione Europea anche se ha ricordato che ancora non è possibile capire precisamente in che modo l’uso dei derivati dei neonicotinoidi sia collegato alla morte degli insetti.

COSA DICONO I VERDI – La posizione dei Verdi europei risulta più radicale in quanto l’ eurodeputata francese Sandrine Bélier ha dichiarato che la decisione della Commissione rappresenta solo un primo passo verso l’abolizione totale dei pesticidi. Dalla parte opposta, il liberale britannico Chris Davies ha sostenuto che non ci sono sufficienti evidenze scientifiche che autorizzino a ipotizzare con certezza che i neonicotinoidi siano dannosi per le api.
(Fonte)
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