Un Manifesto per dire no alla diffusione selvaggia del gioco
d'azzardo e di sale a questo dedicate. Lo firmano, per ora, 160 sindaci.
Si pensa anche a una proposta di legge di iniziativa popolare per
contrastare il fenomeno.
Sindaci in prima linea per combattere il gioco d'azzardo. Sono già 160 i Comuni che hanno sottoscritto il "Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d'azzardo", promosso da Terre di mezzo e Legautonomie. Il loro scopo è quello di essere messi in condizione di agire per contrastare questo fenomeno,
sempre più diffuso, e cercando così, di limitare le conseguenze
negative, messe in evidenza dagli ultimi fatti di cronaca, sulle
comunità che amministrano.
Al Manifesto, inoltre, si associa una proposta di legge di iniziativa popolare, il cui scopo dovrebbe essere la riduzione dell'offerta e il contenimento dell'accesso, con un'adeguata informazione e un'attività di prevenzione e cura. Un reale divieto di accesso da parte dei minori, una tassazione più equa rispetto alle altre imprese, un controllo più rigoroso sia
dei flussi di denaro anche dei concessionari, una moratoria per
l'installazione di nuovi giochi, la limitazione dei messaggi
pubblicitari (seguendo l'esempio di alcolici e tabacchi).
Si chiede, poi, che spetti al sindaco la decisione sull'eventuale
apertura di nuove sale da gioco, questo perché è compito del Primo
cittadino la salvaguardia e lo sviluppo del benessere dei propri
cittadini, e quindi la vigilanza su dove queste sale possono essere
collocate, gli orari, chi vi può accedere e chi no.
L'obiettivo della proposta di legge è quello di tutelare un diritto, quello alla salute,
sancito anche dalla nostra Costituzione, ma che è messo a rischio dal
dilagare di strutture dedite al gioco d'azzardo, e allo stesso tempo,
senza un adeguato programma di recupero per coloro per cui il gioco
d'azzardo è diventata una malattia.
(Fonte)
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