La più grande truffa nella storia dei mass media
1.
Premessa. 2. Il potere dei mass media. 3. La strana caratteristica dei
personaggi Tv: la mancanza di una vita spirituale. 4. La manipolazione
spirituale dei mass media. 5. Gli attacchi alla spiritualità. 6. Gli
obiettivi della manipolazione spirituale. 7. Conclusioni.
1. Premessa.
Per anni ho amato la TV come mezzo, ma anche come fine.
Uno
dei miei piaceri più grandi era vedermi un bel telefilm, magari
sgranocchiando noccioline, bevendo una bibita o un caffè e poi fumando
una sigaretta.
Avevo
la TV anche al bagno, perché mi piaceva vedermi il TG5 mentre mi facevo
la barba e trovavo che si trattasse di un’invenzione eccezionale.
Pensavo ad esempio ai malati costretti per mesi o anni a letto, alle
persone sofferenti di insonnia, e al cambiamento in positivo che
potevano ricevere dall’avere un’ampia scelta di programmi TV, film,
telefilm, documentari, notiziari, ecc.
Sentivo
spesso parlare della TV come un mezzo di condizionamento mentale;
Pasolini disse “niente di più feroce della banalissima televisione”, e
pare che Berlinguer quando venne inaugurato il primo programma RAI disse
“è la fine della democrazia”.
Con
gli anni ho imparato a capire che in effetti c’era una parte di verità
in quello che loro dicevano. Ma pensavo si trattasse pur sempre di
un’esagerazione perché dentro di me ero convinto che l’ascoltatore
avesse comunque un certo senso critico; se un programma non piace –
pensavo – basta spegnere la TV. Consideravo quindi come esagerati quei
genitori che non volevano assolutamente che i propri figli guardassero
la TV.
Ci
fu però un momento della mia vita in cui percepii vastità del problema
rimanendo anche scioccato dalla sua gravità, un momento in cui mi sono
reso conto che i mass media sono un vero e proprio strumento di
controllo mentale della popolazione, straordinario e più potente di
quanto si immagini; fu quando presi consapevolezza del fatto che
giornali e TV presentano costantemente, senza eccezione alcuna, una
visione completamente falsa e distorta della realtà giudiziaria. Sarah
Scazzi, Cogne, Garlasco, Erba, Mostro di Firenze, Bestie di Satana,
presentano sempre come capri espiatori degli improbabili assassini
(contadini analfabeti, spazzini, madri casalinghe, studenti),
nascondendo la realtà, cioè che i veri assassini sono spesso avvocati,
magistrati, ufficiali dei carabinieri, architetti, ingegneri,
commercialisti, preti…
Quando un professore universitario uccide la moglie a martellate la notizia non viene riportata dai giornali.
Quando un generale dell’esercito uccide la figlia piccola (caso di Milica Cupic), tutto tace.
In
altri casi può capitare che ad uccidere sia un gruppo di letterati,
artisti, professionisti, comprendenti addirittura il magistrato che
coordina le indagini (come nel caso del Mostro di Firenze); quando
l’opinione pubblica reclama a gran voce un colpevole, si trovano quattro
contadini analfabeti e il caso è risolto. Mentre i veri assassini
scrivono libri sulla giustizia, tengono conferenze sulla legalità e
insegnano nelle scuole di polizia, oppure vanno a Chi l’ha Visto come
esperti della vicenda del Mostro di Firenze a discutere l’ultima pista
investigativa sulla vicenda.
Da
anni, insomma, avevo capito che vengono manipolate le informazioni
relative a medicina, politica, finanza. Ma resomi conto che nella realtà
TV e giornali arrivavano a manipolare addirittura i delitti,
trasformando gli assassini in investigatori, e degli innocenti in
assassini, rimasi shockato, e ho capito che la potenza dei mass media
come fattore di condizionamento mentale è superiore a qualsiasi
immaginazione.
Una
gran parte delle manipolazioni mediatiche dell’informazione è stata da
me presa in considerazione in altre sedi quando mi sono occupato di
alcuni dei delitti più importanti;
Solange, in un articolo sulla funzione della televisione, ha citato i casi di Al Qaeda e altri.
Riflettendo
su questi argomenti mi sono accorto però che la manipolazione più
grave, e più grande, che viene effettuata in grande stile è un'altra,
molto più sottile e proprio per questo molto più efficace e pericolosa
di qualsiasi altra. E’ una manipolazione difficile da smascherare in
parte perché è sotto gli occhi di tutti, e come tutte le cose cui siamo
abituati da sempre non riusciamo a percepirle come distorte; in secondo
luogo perché per percepirla occorre essere dotati di una visione
spirituale della vita, che la maggior parte della gente non ha, anche
quando – a parole – si dichiara cattolica, protestante, buddista, ecc.
La
manipolazione di cui parlo è quella spirituale. La manipolazione
consiste, cioè, nel presentarci un mondo completamente privo di parte
spirituale.
Facciamo prima alcune premesse.
2. Il potere dei mass media.
Partiamo
dal presupposto che la TV ha l’immenso potere di influenzare
comportamenti, idee, costumi e addirittura cambiare radicalmente
abitudini di vita o credenze.
Se
la TV comincia a mandare in onda notizie di rumeni che uccidono
italiani, dopo poco tempo si diffonderà un odio diffuso verso i rumeni.
Se
la TV presenta Forza Nuova come un covo di fascisti, nazisti, violenti e
privi di cervello, la gente si sarà fatta quell’idea, anche se
mediamente le persone iscritte a Forza Nuova sono maggiormente impegnate
nel sociale rispetto al resto della popolazione e si occupano di temi
importantissimi dal punto di vista sociale.
Come
ha ben evidenziato Solange, Al Qaeda non esiste più dal 2002, ma per il
99 per cento della popolazione esiste ancora, e Osama Bin Laden il
cattivo è stato ucciso di recente dai buoni americani.
Per
il 99 per cento della popolazione europea gli islamici sono
intolleranti e guerrafondai, e vogliono la guerra santa contro gli
infedeli.
Anche
se questa affermazione è in palese contrasto con la realtà che viviamo
quotidianamente, ove si incontrano arabi – che hanno pizzerie,
kebaberie, o negozi vari – gentili, rispettosi, sereni, spesso generosi,
la gente continua ad avere questa idea.
In
compenso, siccome la TV non nomina mai i cinesi, nessuno si accorge che
fra pochi mesi, quando la crisi finanziaria sarà al suo massimo apice,
la nostra economia sarà distrutta a vantaggio di quella cinese.
Siccome
gli assassini che vengono presentati in TV sono sempre contadini,
spazzini, studenti, casalinghe, drogati, la gente normalmente si fa
l’idea che i magistrati, i politici, gli architetti, gli avvocati, i
commercialisti, non uccidano nessuno e nella società si crea quindi la
ridicola equazione “professionista = persona per bene”.
Talvolta la TV è un modello positivo.
Quando
ero giovane, vivendo in una famiglia conflittuale dove le idee venivano
in genere espresse con una certa violenza verbale, avevo preso a
modello di comportamento familiare i vari telefilm come “I Robinson” o
“Genitori in blue jeans”. Decisi che avrei imparato a discutere come
facevano nei telefilm dei Robinson, e quindi quando il mio fratellino,
di quindici anni più piccolo, faceva una sciocchezza, anziché insultarlo
gli dicevo con calma ciò che pensavo.
Guardando telefilm come “RIS” o come “La piovra”, un giovane laureato può decidere di entrare in polizia o in magistratura.
La
TV, insomma, propone modelli di comportamento, propone fini, ispira
stili di vita, e inculca, che ce ne rendiamo conto o no, idee e
pensieri.
3. La strana caratteristica dei personaggi TV. La mancanza di una vita spirituale.
Fin
da piccolo, essendo appassionato di telefilm, di cui colleziono varie
serie (X-Files, Magnum PI, A-Team, Robinson, Casa Keaton), avevo notato
che i protagonisti non hanno mai idee politiche, e men che meno hanno
una vita spirituale o religiosa.
I
vari personaggi discutono tra loro, amano, odiano, uccidono, lavorano,
ma straordinariamente non fanno mai discorsi relativi a religione e
politica.
Pensiamo alle trame di film e telefilm.
In
essi i personaggi hanno crisi di identità, hanno problemi di coppia,
familiari, lavorativi. Ma mai hanno crisi religiose o mistiche, non si
domandano mai il senso della vita e della morte, non discutono mai di
Dio, di Cristo, Allah, Buddha.
Le
trame sono costituite da protagonisti che trovano il lavoro dopo anni
di ricerca, che trovano un assassino dopo anni di indagine, che trovano
l’amore dopo anni di solitudine, che ritrovano qualcosa (amici, parenti,
felicità) dopo anni; si narra di guerre, battaglie, intrighi di corte
nazionali o internazionali, ma mai – sottolineo mai – persone che sono
alla ricerca del senso della vita e lo trovano, quale che sia il modo;
mai si narra di persone che si interrogano sul senso della morte e
arrivano a spiegarlo.
I
film sulla vita di Gesù sono diversi in realtà, ma la maggior parte si
soffermano sugli aspetti formali e biografici della sua vita e nessuno
affronta il problema del suo reale messaggio e della diversità di esso
rispetto agli insegnamenti misterici precedenti. Men che meno poi si
affronta il discorso della sua formazione spirituale prima dei 29 anni, o
quello della permanenza del suo messaggio dopo la crocifissione.
Anche i film sui vari santi, come quelli su San Francesco di Assisi, si soffermano sugli aspetti più biografici che spirituali.
I
film veramente spirituali sono pochi; per quanto mi ricordo “Hollywood
Buddha”, “Conversazioni con Dio”, “Powder”, “Il pianeta verde”,
“Peaceful warrior”, “Incontri con uomini straordinari”, “Samsara”,
“Siddharta” "Bab Aziz" e pochi altri (e
alcuni di essi sono poi incomprensibili per qualsiasi spettatore anche
di cultura elevate, come ad esempio "La montagna sacra" di Jodorosky).
Ma
tali film non vengono mai mandati in onda nelle TV nazionali, mentre i
palinsesti continuano a propinare i vari Fantozzi o i film di Trinità.
Nei
talk show si parla di politica, di moda, di gossip vario, ma raramente,
per non dire mai, si accenna alla vita spirituale dei vari personaggi
che intervengono, pubblici o non.
Il motivo è presto detto.
4. La manipolazione spirituale dei mass media.
Se
un regista facesse un film sulla vita di Buddha, di Maometto, di
Krishna, se si affrontasse l’aspetto della meditazione nella vita di
ogni giorno, il giorno dopo la proiezione del film migliaia di persone
andrebbero a cercare un centro buddista, islamico o di Yoga per
approfondire gli aspetti spirituali della vita.
Se
il protagonista di un film o telefilm (siano essi i membri dell’A-Team,
i protagonisti di X-Files, o il papà del telefilm Casa Keaton) trovasse
la forza interiore per risolvere i suoi problemi in una qualunque
religione, migliaia di persone si interesserebbero a quella religione
per vedere se davvero sia possibile attingere la stessa forza.
Se
un film narrasse di una persona nevrotica che trova la calma e la
serenità non con una psicoterapia o con l’amore, ma grazie a sessioni di
meditazione, il giorno dopo ci sarebbe un sovraffollamento di persone
che andrebbero a cercare insegnanti di discipline spirituali.
Anche
i film più belli e con un contenuto apparentemente profondo come
“L’attimo fuggente” con Robin Williams, “Big Kahuna” e altri, sono solo
apparentemente profondi ma in realtà funzionali ad una mancanza di
spiritualità; ne “L’attimo fuggente” infatti il protagonista dice “siamo
vermi, e prima o poi non esisteremo più”; nel discorso sulla vita del
film “Big Kahuna” (bello, indubbiamente, anche se un po’ retorico) il
succo del discorso è “prendi la vita come viene, tanto non puoi farci
nulla” e “non prendertela se non sai che fare con la tua vita” e “le tue
scelte sono scommesse”.
Uno
dei pochi film con il titolo espressamente dedicato alla felicità (“La
ricerca della felicità”, che narra la storia vera dell’industriale Chris
Gardner) è incentrato, in buona sostanza, sul modo di diventare
straricchi quando si è poveri.
Straordinariamente
poi la Chiesa cattolica, che in questi anni è intervenuta spesso in
materia morale, dicendo cosa un film può dire e cosa non può dire, lo ha
fatto intromettendosi su aspetti del tutto marginali, e assolutamente
non spirituali. Le critiche della Chiesa si sono appuntate
sull’eccessiva sessualità nei film, sul fatto che un film fosse
favorevole o meno all’omosessualità, ma non sulla totale assenza di
valori spirituali nelle opere in circolazione.
Un
film come “Je vous salue, Marie” di Godard, dove erano presenti anche
piccoli aspetti spirituali, venne attaccato prevalentemente perché
ritenuto “irrispettoso” nei confronti della religione cattolica, e per
le scene di nudo in cui appariva Maria.
Non
mi risulta però che la Chiesa abbia mai sponsorizzato o promosso, o
comunque stimolato, la produzione di film dal contenuto spirituale e che
trattassero i temi della ricerca interiore, del senso della vita,
dell’umanità, o anche solo del rapporto tra le varie religioni.
Il discorso è identico quando dai film e telefilm si passa a talk show, o programmi di intrattenimento vari.
Documentari
e programmi di intrattenimento si occupano degli usi e costumi di paesi
e città, delle tradizioni culinarie delle varie regioni, parlando di
videogiochi, di moda, di auto, moto, gossip, sentimenti, ecc. Abbiamo
programmi in cui la gente si fidanza, si lascia, litiga, fa sesso, parla
di problemi personali, gare di vario tipo, giochi, addirittura
programmi con cui si realizzano a comando desideri; ma nessun programma
parla mai di Dio, dell’anima, di discipline spirituali, Yoga,
meditazione, mantra, cristalloterapia; banditi quasi del tutto gli
argomenti del vegetarianesimo o della dieta vegana.
Ovviamente è anche bandito qualsiasi programma di approfondimento sulle varie religioni del mondo.
Anche per quanto riguarda la carta stampata il discorso è identico.
I personaggi principali dei romanzi più famosi sono pervasi da una totale assenza di spiritualità.
Romanzi
e/o racconti dal contenuto spirituale sono relegati ai margini della
letteratura, pubblicati da editori semi-sconosciuti o di nicchia, e
oggetto di una pubblicità fatta solo col passa parola. Penso a romanzi
molto belli come “Il lama delle cinque saggezze”, ad opere monumentali
come il Vangelo di Maria Valtorta, o libri stupendi come “Memorie di un
esseno” di Daniel Givaudan, fino a romanzi più semplici, ma comunque
godibili, come “Il Budda, Geoff e io” pubblicato da Esperia.
Libri
biografici che possono cambiare la vita di una persona, come “Bagliori
di un’infanzia dorata” di Osho, “Autobiografia di uno yogi” di
Paramahansa Yogananda o “Vita di Siddhartha il Buddha” di Thich Nhat
Hanh, che pure hanno venduto milioni di copie in tutto il mondo, restano
sconosciuti ai più; mentre quasi tutti, prima o poi, hanno letto una
biografia di Berlusconi, della famiglia Agnelli, di Hitler, di
Mussolini, Garibaldi, Mazzini, quando non di giocatori di calcio o
inutili personaggi della TV.
Ovviamente
da queste biografie, vengono omesse tutte le parti strettamente
esoteriche, così ad esempio dalla biografia di Hitler viene sempre
taciuta l’influenza che ebbe su di lui il personaggio di Crowley.
Quotidiani,
settimanali e mensili vari, seguono il modello di ispirazione
televisivo. Le riviste abbondano di consigli dietetici (dieta della
pasta, dieta della pizza, dieta solo proteine, diete solo uva, solo
pesche, solo albicocche, dieta a punti) ma mai viene approfondito il
discorso vegetariano e vegano da un’ottica spirituale; abbondano i
consigli per aumentare il numero di orgasmi maschili e femminili, le
lettere al direttore che parlano delle corna che vengono messe al
partner, ma mai che si faccia un discorso spirituale, religioso,
meditativo.
In
particolare, lo Yoga viene sempre e solo presentato come una disciplina
per stare bene e in forma, in sostanza come una variante
dell’idromassaggio o della sauna, ma mai si precisa che lo Yoga è la
scienza della meditazione per chi vuole trovare Dio. Yoga significa
infatti unione, e in particolare unione con Dio.
Analogo
discorso vale per la musica di largo consumo, dove i contenuti
spirituali, se si fa eccezione per alcune perle rare come Battiato, sono
del tutto assenti. Il solo settore i cui testi sono intrisi di
spiritualità sono quelli di autori metal come gli Iron Maiden, ma si
tratta di un settore di nicchia e per giunta demonizzato come satanico.
Chi
non si piega, come Rino Gaetano, De Andrè, Michael Jackson, Luigi
Tenco, viene ucciso; chi azzarda troppo con i suoi testi, come Jovanotti
o Roberto Vecchioni (che col suo lamento di un cavaliere dell’ordine di
rosacroce prova a criticare il sistema rosacrociano e che in molti
testi accenna comunque a contenuti spirituali) riceve una bella denuncia
o subisce un incidente, per rientrare nei ranghi, magari vincendo anche
Sanremo.
5. Gli attacchi alla spiritualità.
Parallelamente
alla privazione di qualsiasi contenuto spirituale, i mass media operano
spesso attacchi verso chi potrebbe elevare la spiritualità degli
individui.
I
maestri spirituali che emergono con prepotenza nella società vengono
regolarmente attaccati e viene distorto il loro messaggio.
Ai
tempi in cui il movimento hippie si ispirava a Paramahansa Yogananda,
partì l’operazione mediatica Charles Manson e gli hippie divennero
automaticamente nullafacenti assassini.
Ai
tempi in cui Sai Baba iniziava ad essere conosciuto in Occidente,
Corrado Leoni (padre del più famoso Paolo Leoni, in carcere per essere
il capo delle Bestie di Satana) uccide una donna di nome Maddalena
Russo, e siccome era seguace di Sai Baba, i giornali accosteranno la
figura di Corrado Leoni al satanismo e a Sai Baba; da quel momento molti
faranno l’accostamento Sai Baba – Satana, e questo maestro spirituale
verrà presentato ovunque come un ciarlatano indiano che faceva finti
miracoli per attirare le folle.
L’operazione
di marketing negativo si ripete con il figlio di Corrado Leoni, Paolo;
questa volta l’attacco è alla musica metal e al mondo dei metallari; a
partire dalla storia delle Bestie di Satana, infatti, il metal verrà
ogni volta ostinatamente presentato come un mondo di satanisti.
Di
Osho, che verrà assassinato dalla CIA mediante avvelenamento da tallio,
le tv e i giornali in genere puntano il loro indice contro le sue 99
Rolls Royce e contro le (presunte) orge che si effettuavano all’interno
della comunità degli arancioni.
Il
movimento degli Hare Krishna viene presentato come un movimento di
rincoglioniti che tutto il giorno si limita a cantare “hare krishna hare
hare”.
In
generale, tutto il mondo della magia e dell’esoterismo è presentato
utilizzando come testimonial Vanna Marchi e il Mago Otelma.
Per
finire, senza che gli stessi cristiani se ne rendano conto, un attacco
costante e continuo alla figura di Cristo è portato dai mass media ogni
volta che si presenta al mondo il volto meno presentabile della Chiesa;
cardinali bigotti, papi impresentabili che appoggiano mafiosi e
piduisti, discorsi demenziali sul sesso e sulle parolacce, preti
pedofili, ovverosia tutto il peggio che il Cristianesimo ha prodotto.
Operazioni il cui vero obiettivo è allontanare la gente da tutto ciò che è Dio, religione, spirito, anima, senso della vita.
6. Gli obiettivi della manipolazione spirituale.
Questa manipolazione spirituale ha due obiettivi, uno mediato e uno immediato.
Il
motivo immediato è evitare che la gente si faccia domande, che effettui
ricerche spirituali, che indaghi il motivo per cui l’uomo è sulla terra
e si addentri nei misteri dell’anima.
Il motivo mediato è la creazione di una massa di persone schiave del sistema e docili al volere di chi comanda.
La
creazione di una popolazione dotata di una forte spiritualità infatti
provocherebbe il collasso del sistema capitalistico, e il potere non
avrebbe più armi per rendere schiavo il cittadino.
Osho,
Krishnamurti, Gurdjieff, Tolle, Evola, De Mello, Sai Baba, Yogananda,
Aivanhov, Steiner, Guenon, Padre Pio, erano giganti dell’umanità e
totalmente inattaccabili dal sistema in cui viviamo; e persone che
ragionino seguendo le loro linee di pensiero non sarebbero più pecore,
ma esseri pensanti.
Un
libro come “Gesù di Nazaret” di Benedetto XVI, idoneo a far odiare
anche al cattolico più incallito la figura di Cristo, viene venduto
negli autogrill, unitamente ai libri di Paolo Brosio; libri come il
Vangelo di Maria Valtorta o “Memorie di un esseno”, idonei a far
innamorare della figura di Cristo chi ancora non la conoscesse, sono
quasi sconosciuti ai più.
Stesso discorso vale per testi come “Le religioni del mondo” di Huston Smith.
Infine,
controcorrente rispetto alle cose che ho sempre sostenuto fino ad oggi,
penso che la vera ragione per cui i media non parlano mai del dibattito
secolare tra Chiesa e Massoneria, non sia quello di nascondere la trama
di poteri occulti che governa il mondo. Infatti la maggior parte delle
persone affiliate alla massoneria è inconsapevole di quanto avviene ai
piani alti, come la maggior parte dei cattolici ignora tutto ciò che
riguarda lo IOR, i rapporti con la massoneria, i Templari, i Cavalieri
di Malta, ecc., e continuerebbe ad ignorare il sistema di potere occulto
che ci governa anche se nei media si parlasse più spesso di massoneria e
società segrete.
Credo
invece che la ragione dell’occultamento di queste problematiche sia
quella di evitare che la gente si faccia domande di tipo spirituale; la
lotta tra Chiesa e Massoneria nei secoli (compresa la lotta tra Chiesa e
Templari, e prima ancora tra seguaci delle dottrine paoline e
giovanniti) è in realtà una lotta spirituale, che aveva – ed ha ancora
oggi – come obiettivo le coscienze dei popoli, e il sistematico
appiattimento di ogni aspetto spirituale nella vita delle persone.
Chiunque
inizi a interessarsi dello scontro titanico e secolare tra Templari,
Rosacroce, Massoneria, e Chiesa cattolica, finisce inevitabilmente prima
o poi per sviluppare un proprio percorso spirituale, ed è quello il
vero obiettivo di chi non parla mai di queste tematiche.
Infatti
chiunque voglia capire e approfondire la figura di cristo con uno
spirito di ricerca libero da dogmi, prima o poi deve studiare la storia
della chiesa; dopodichè inevitabilmente deve passare allo studio della
massoneria e successivamente, e necessariamente, deve approfondire
templari e rosacroce. A quel punto finisce in una sorta di vortice che
porta ad approfondire ebraismo, islamismo, e a chiedersi il senso di
tutto ciò, e a capire l’origine del caos sociale in cui ci troviamo.
Gli effetti di questa manipolazione in particolare sono i seguenti.
Innanzitutto
il cittadino ignorante è docile al sistema. Infatti la persona con una
forte spiritualità non è controllabile e manipolabile. I maestri
spirituali di ogni tempo spesso hanno avuto grandi ricchezze, ma in
linea di massima erano e sono insensibili al concetto di ricchezza o
povertà. Si fanno la galera piuttosto che aderire alle richieste del
sistema (qui il mio pensiero corre al primo presidente della Soka
Gakkai, che preferì morire in carcere piuttosto che accettare le
richieste di chi voleva che il suo movimento si piegasse al potere
allora dominante; ai primi cristiani che preferivano morire piuttosto
che cambiare religione; ai catari che si fecero sterminare piuttosto che
obbedire al papa; ma con esempi più piccoli penso ai ragazzi in galera
per la vicenda delle Bestie di Satana, che hanno preferito la galera
piuttosto che accusare gli amici di delitti mai commessi; penso a Rino
Gaetano che sapeva i rischi che correva ma non ha rinunciato a mettere
in musica sotto forma simbolica quello che sapeva del sistema; ecc.). La
persona priva di spiritualità aderirà sempre alle richieste del sistema
con la scusa dei figli, del lavoro, della famiglia; una persona che
vive in una dimensione spirituale piena sa che figli, famiglia, lavoro, e
se stesso, sono solo mezzi per realizzare fini più elevati.
In
secondo luogo si fornisce “più potere a chi sta al potere”. La
conoscenza è potere, e tenere milioni di persone all’oscuro delle verità
spirituali più importanti equivale ad avere un maggior controllo su di
loro. Le persone che ricoprono posizioni di vertice nella società,
infatti, sono a conoscenza di concetti e dominano informazioni
completamente sconosciute ai più. Mentre nei mass media si relega
l’esoterismo a una questione da mago Otelma o da mago Silvan, i grandi
della terra sono spesso esperti di esoterismo, dotati quindi di una
forte spiritualità. Una spiritualità negativa, nera, satanica direbbe
qualcuno da un’ottica cattolicocentrica, ma comunque una spiritualità
che li rende diversi dalla maggior parte delle persone. E’ noto che
tutti i presidenti degli USA sono stati e sono massoni; Berlusconi, come
dice Gioele Magaldi nel suo sito Grande oriente democratico, non solo è
un esperto di esoterismo, ma ha fondato addirittura una sua massoneria;
Hitler faceva parte e si avvaleva della società Thule e aveva come
consigliere Aleister Crowley; in linea di massima sono massoni e
praticano e studiano discipline esoteriche la maggior parte delle
persone del mondo della politica e dello spettacolo (anche un soggetto
come Borghezio infatti è stato definito un esperto di Cabala).
Infine,
si rende impossibile alle masse la comprensione dei meccanismi dei
principali avvenimenti della storia e della politica. La totale
ignoranza sul significato del termine “spiritualità” ed “esoterismo”
rende impossibile capire perché avvengono certe guerre, perché si fanno
determinate scelte politiche, e il motivo di alcuni accadimenti di
natura politica.
Alcuni esempi chiariranno il concetto.
Non
ho avuto difficoltà a spiegare le ragioni dell’operazione “Bestie di
Satana” a Paolo Leoni, considerato uno dei leader della setta delle
Bestie di Satana e in galera con l’ergastolo, perché è una persona che
pratica la meditazione, che legge riviste come X Times, e aveva letto –
solo per fare un esempio – alcune opere di Rudolf Steiner; mi è stato
impossibile spiegarlo ad altre persone coinvolte, perché non conoscevano
neanche lontanamente il significato del termine esoterismo, e
ovviamente ne ignoravano l’importanza nella comprensione della realtà
quotidiana.
Non
si può capire il conflitto con l’Islam senza prendere in considerazione
la parte spirituale ed esoterica della questione. In un colloquio avuto
tempo fa, Fausto Carotenuto (ex funzionario dei servizi segreti, ora
dedito ad attività spirituali e che ha il sito Coscienze in rete) mi
disse che non si possono spiegare le guerre senza capire la parte
esoterica e spirituale. Le motivazioni del conflitto infatti, siano esse
quelle ufficiali o quelle meno note tipicamente complottiste, non
reggono ad una prova logica e dei fatti; gli USA infatti sanno bene che
gli stati islamici non userebbe mai la bomba atomica o altre armi contro
la Nato perché tutto il mondo islamico verrebbe spazzato via in un
soffio e nessuno stato islamico è così folle da decidere di attaccare le
potenze occidentali; il conflitto non ha ad oggetto il petrolio perché
le società petrolifere mondiali sono già praticamente sotto il controllo
totale delle multinazionali occidentali; il terrorismo non è un
problema perché i nostri servizi segreti hanno mezzi e uomini a
sufficienza per impedire attacchi terroristici; non esiste insomma un
motivo logico al mondo per una guerra all’Islam, che può essere spiegata
unicamente sotto il profilo esoterico e spirituale.
Non
mi è mai stato difficile spiegare le ragioni per cui è stato ucciso
Aldo Moro a chi è dotato di una forte spiritualità, anche quando era un
ignorante di politica e cronaca e non leggeva mai un giornale. Mi è
invece stato assolutamente impossibile spiegarlo a persone che pure
hanno studiato il caso Moro per decenni e sono considerati degli esperti
in materia, che erano totalmente a digiuno di esoterismo e ignoravano
il significato del termine spiritualità. Non si rapisce infatti un
personaggio politico della statura di Aldo Moro per 55 giorni, creando
un casino unico al mondo, solo perché questi era un personaggio scomodo e
voleva il compromesso storico e l’apertura a sinistra; in altre parole,
non si pone in essere un evento come quello, senza una regia di
altissimo livello e senza ragioni diverse da quelle meramente politiche,
che possono essere spiegate solo in termini esoterici, e inquadrando
tutto il fatto nell’ambito di un processo di politica internazionale che
prendeva le mosse da decenni prima, e che continua ancora oggi. Ho
quindi rinunciato al dialogo con persone pure preparatissime ed
umanamente eccezionali per la semplice ragione che non capiscono, e il
dialogo su questi punti è impossibile.
Mi
è stato impossibile spiegare a Salvatore Borsellino – persona stupenda,
che stimo molto – il motivo dell’uccisione di suo fratello (non credo
abbia mai neanche letto l’articolo che ho scritto sulla morte di suo
fratello) per il semplice motivo che non ha mai voluto approfondire il
modus operandi della massoneria, e tantomeno ovviamente ha mai voluto
sapere nulla di esoterismo.
7. Conclusioni.
La manipolazione spirituale è molto difficile da smascherare per una serie di motivi.
La
manipolazione relativa al Mostro di Firenze, in fondo, può essere
smascherata semplicemente facendo ricerche o indagini anche personali.
Alla
manipolazione riguardante le guerre scatenate per fini sbagliati, ci si
può arrivare talvolta anche con la sola logica, e sicuramente con
documenti ufficiali.
Una
manipolazione così grande ed evidente come quella spirituale, invece,
non può essere percepita facilmente perché occorre in primo luogo essere
dotati di una visione spirituale della vita, quale che essa sia; e poi
occorre analizzare molto bene il sistema dei mass media.
La
maggior parte delle persone ha della religione un’immagine solo
formale. Per rimanere in Italia, una parte dei cittadini si definisce
cattolica o cristiana solo perché va a messa la domenica, e qualcuno vi
si definisce solo perché ci va a Pasqua e Natale, e rispetta il
principio del non uccidere e non rubare.
Un’altra si vanta di essere atea e di non credere in nulla.
Si può dire quindi che il 99 per cento delle persone non ha una vita spirituale e non sa neanche cosa essa sia.
Ai
propri figli quindi non insegna il significato della vita e della
morte, perché non lo conosce lui stesso; non insegna a dare una lettura
spirituale ai gesti quotidiani, perché non ne è capace e non sa neanche
cosa significhi una cosa del genere.
Con
gli amici discute sempre e solo di calcio, auto, vacanze, lavoro, e
quando si entra in discorsi socialmente impegnati, al massimo si toccano
sentimenti, politica e giustizia.
Non
potendo accorgersi quindi dell’assoluta assenza di contenuti spirituali
in ciò che vede o legge, senza saperlo forma le sue idee, le sue
aspirazioni e i suoi comportamenti, su ciò che sente in TV o nei mass
media.
Nessuno
ci insegna, fin da piccoli, la verità molto banale che il parametro di
realizzazione dell’individuo deve essere la felicità individuale, non
gli aspetti materiali della vita, e soprattutto nessuno ci insegna come
realizzare questa felicità senza tali aspetti materiali.
La
totale assenza di valori spirituali dalla vita quotidiana di tutti fa
sì che non si percepisca il reale problema di fondo della politica, cioè
che una società completamente priva di parametri spirituali nelle
proprie scelte è destinata al fallimento.
In
fondo, la crisi che è in atto e i disastri che stanno per arrivare sono
unicamente il risultato della totale assenza di spiritualità nella
cultura occidentale; una spiritualità che anche la Chiesa cattolica ha
ridotto a dilemmi come “aborto sì o no”, “crocifisso nelle scuole sì o
no”, “nudo nei film sì o no”, contribuendo a sopprimere tutto ciò che
nell’uomo è più importante (l’anima) per esaltare (male e
mortificandola) la parte corporale.
Questo,
secondo un disegno ben preciso da parte dell’élite dominante, il cui
fine è chiaro solo a chi ragiona in termini spirituali e colloca gli
eventi – singoli e collettivi – in una dimensione globale e millenaria:
trasformare le masse in una comunità di zombie, il cui unico fine sia
avere un auto di grossa cilindrata e una bella casa, che prediliga certi
lavori a discapito di altri, che vesta in modo giusto, si comporti in
modo giusto, mangi cibi giusti, il cui unico svago sia uscire a cena
fuori mangiando in una serata quello che potrebbe sfamare un intero
villaggio africano per una settimana, docili al sistema perché con la
minaccia di perdere il lavoro e la casa, saranno costretti a subire
umiliazioni, ordini demenziali, commettere infrazioni, illeciti penali;
una moltitudine di schiavi del sistema che lavori sei giorni su sette,
affinché il settimo giorno questa moltitudine possa uscire dalle città
ammassata come in un formicaio, per invadere supermercati d’inverno e
spiagge d’estate, affinché in età pensionabile possano dire “l’ho fatto
per i miei figli”, e successivamente i figli possano dire la stessa
cosa, in una ruota senza fine in cui mai nessuno possa dire a se stesso
“questo l’ho fatto per me stesso” o anche “l’ho fatto per l’umanità”.
Il
risultato è altresì una schiera di intellettuali che hanno biblioteche
di migliaia di volumi, che conoscono la letteratura, la storia, la
filosofia, la psicologia, che conoscono complessi saggi di psicologia
delle folle, che hanno letto Marx, Freud, Eco, ma che, se gli domandi
"perchè viviamo e moriamo?, esiste Dio?", non sanno rispondere, ma non
sanno rispondere neanche alla più banale domanda: "qual è la cosa più
importante da insegnare ad un figlio, e che come prima cosa dobbiamo
imparare noi stessi?"
(Fonte)
Nessun commento:
Posta un commento