Appena qualche giorno fa raccontavamo della sfida lanciata da Francesco ai banchieri di Dio: “Lo Ior diventi come una Banca Etica”, questo il messaggio del Papa argentino.
Ma l’unico ad averci provato in precedenza era Papa Luciani, morto in
strane circostanze. Ora arriva lo stop della Segreteria di Stato che
smentisce Bergoglio, “sorpreso nel vedersi attribuite frasi che non ha
mai pronunciato e che travisano il suo pensiero.” In realtà Francesco
quelle frasi sullo Ior le ha pronunciate eccome: cosa succede in
Vaticano?
Il
13 aprile è stata resa pubblica la notizia che Papa Francesco ha
costituito un gruppo di otto cardinali per consigliarlo nel governo
della Chiesa universale e per studiare un progetto di revisione della
costituzione apostolica Pastor bonus sulla Curia romana. La
decisione ha destato molto interesse, dando luogo a non poche
speculazioni. Di questo ha parlato in un’intervista all’Osservatore
Romano l’arcivescovo Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato.
Sulla
riforma della Curia si sono sentite molte voci: bilanciamento di
poteri, moderatori, coordinatori, “superministeri dell’economia”,
rivoluzioni…
In
effetti è un po’ strano: il Papa non ha ancora incontrato il gruppo di
consiglieri che si è scelto e già i consigli piovono… Dopo avere parlato
con il Santo Padre, posso dire che in questo momento è assolutamente
prematuro avanzare qualsiasi ipotesi circa il futuro assetto della
Curia. Papa Francesco sta ascoltando tutti, ma in primo luogo vorrà
ascoltare chi ha scelto come consiglieri. Successivamente si imposterà
un progetto di riforma della Pastor bonus, che ovviamente dovrà percorrere un suo iter.
Si è parlato molto anche dello Ior, l’Istituto per le opere di religione; qualcuno si è spinto a prevedere una sua soppressione …
Il
Papa è rimasto sorpreso nel vedersi attribuite frasi che non ha mai
pronunciato e che travisano il suo pensiero. L’unico cenno in merito è
stato durante una breve omelia a Santa Marta, fatta a braccio, in cui ha
ricordato in modo appassionato come l’essenza della Chiesa consista in
una storia di amore tra Dio e gli uomini, e come le varie strutture
umane, tra cui lo Ior, siano meno importanti. Il riferimento è stato un
cenno di battuta, motivato dalla presenza alla messa di alcuni
dipendenti dell’Istituto, nel contesto di un serio invito a non perdere
mai di vista l’essenzialità della Chiesa.
Si deve prevedere che non sia imminente una ristrutturazione dell’attuale conformazione dei dicasteri?
Non
so prevedere i tempi. Il Papa tuttavia ha chiesto a tutti noi,
responsabili dei dicasteri, di continuare nel nostro servizio, senza
però voler procedere, per il momento, ad alcuna conferma negli
incarichi. Lo stesso vale per i membri delle Congregazioni e dei
Pontifici Consigli: il normale ciclo di conferme o nomine, che si
verificano alla scadenza dei mandati quinquennali, è per il momento
sospeso, e tutti continuano nel proprio incarico “sino a nuova
disposizione” (donec aliter provideatur). Ciò indica la volontà
del Santo Padre di prendere il tempo necessario di riflessione – e di
preghiera, non dovremmo dimenticarlo – per avere un quadro approfondito
della situazione.
A
proposito del gruppo di consiglieri, qualcuno è arrivato a sostenere
che una tale scelta possa mettere in discussione il primato del Papa…
Si
tratta di un organo consultivo, non decisionale, e davvero non vedo
come la scelta di Papa Francesco possa mettere in discussione il
primato. È vero invece che si tratta di un gesto di grande rilevanza,
che vuole dare un segnale preciso circa le modalità con cui il Santo
Padre vorrà esercitare il suo ministero. Non dobbiamo infatti
dimenticare qual è il primo compito assegnato al gruppo degli otto
cardinali: assistere il Pontefice nel governo della Chiesa universale.
Non vorrei che la curiosità per gli assetti e le strutture della Curia
romana facesse passare in secondo piano il senso profondo del gesto
compiuto da Papa Francesco.
Ma l’espressione “consigliare” non è troppo indefinita?
Al
contrario, il consigliare è un’azione importante, che nella Chiesa è
definita teologicamente e trova espressione a molti livelli. Si pensi,
per esempio, agli organismi di partecipazione nelle diocesi e nelle
parrocchie, o ai consigli dei superiori, provinciali e generali, negli
Istituti di vita consacrata. La funzione del consigliare va interpretata
in chiave teologica: in un’ottica mondana dovremmo dire che un
consiglio senza potere deliberativo è irrilevante, ma ciò
significherebbe equiparare la Chiesa a un’azienda. Invece,
teologicamente il consigliare ha una funzione di assoluto rilievo:
aiutare il superiore nell’opera del discernimento, nel comprendere cioè
quello che lo Spirito chiede alla Chiesa in un preciso momento storico.
Senza questo riferimento, del resto, non si capirebbe nulla nemmeno del
significato autentico dell’azione di governo nella Chiesa.
Che sentimenti prova nel collaborare con Papa Francesco?
Ho
potuto collaborare da vicino con Papa Benedetto, ora sto continuando il
mio servizio con Papa Francesco. Naturalmente ciascuno ha la propria
personalità, il proprio stile, e mi sento davvero un privilegiato per
questo stretto contatto con due uomini interamente dediti al bene di
tutta la Chiesa, distaccati da se stessi, immersi in Dio e con un’unica
passione: far conoscere la bellezza del Vangelo alle donne e agli uomini
di oggi.
(Tratto da: infiltrato)
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