Mario Borghezio contro il Governo Letta: "Cecile Kyenge è una scelta del cazzo"
Mario Borghezio senza freni contro il ministro Cecile Kyenge, a La Zanzara su Radio 24, dice: "Questo
è un governo del bonga bonga, vogliono cambiare la legge sulla
cittadinanza con lo Ius soli e la Kyenge ci vuole imporre le sue
tradizioni tribali, quelle del Congo. Lei è italiana? Il paese è quello
che è, le leggi sono fatte alla cazzo...". Poi l'eurodeputato della Lega Nord prosegue: "Il
neo ministro si è sempre battuta contro i Cie voluti dal governo
Maroni e ha strillato finchè a Modena è riuscita a fare uscire due
bosniaci irregolari che mercoledì scorso sono stati arrestati perchè
facevano parte di una banda di malviventi. Questo abbiamo come ministro".
GLI AFRICANI SONO AFRICANI
"La parola negra in Italia non si può dire - prosegue Borghezio - ma
solo pensare. Fra poco non si potrà neanche dire clandestino, si dirà
sua eccellenza. La persona giusta per fare il ministro era il sindaco
Gentilini, persona preparata, esperta, di una certa serietà. Treviso è
la città con la maggiore integrazione. Verrebbe da chiedere la carta di
identità del congo perchè almeno là non fanno ministri così". "Mi
sembra una brava casalinga, non un ministro del governo. Balotelli
l'ha accolta con favore? ma lui non fa il ministro, tira calci al
pallone e va bene anche un congolese o un africano per farlo. E poi gli
africani sono africani - dice ancora Borghezio- appartengono a
un etnia molto diversa dalla nostra. Non hanno prodotto grandi geni,
basta consultare l'enciclopedia di topolino. Diciamo che io ho un
pregiudizio favorevole ai mitteleuropei. Kyenge fa il medico, gli
abbiamo dato un posto in una asl che è stato tolto a qualche medico
italiano".
L'INTERVENTO A "UN GIORNO DA PECORA"
Mario Borghezio era intervenuto il 30 aprile telefonicamente nella trasmissione “Un giorno da pecora”, commentando la nomina di Cecile Kyenge a ministro dell’Integrazione del nuovo governo Letta: "Mi sembra una scelta del cazzo,
un elogio dell’incompetenza”. “So che è un medico oculist. Mi sembra
una brava ragazza, modesta, con tutto quello che il termine modesta
indica. Mi è parso che avesse l’aria di una casalinga. Un ministro
dell’Integrazione dovrebbe avere grosse competenze nel diritto del
lavoro, ma credo che questa scelta sia un po’ il manifesto di questo
governo. Non è un problema il colore della sua pelle - aggiunge l’eurodeputato della Lega - ho
molto simpatia per il Congo, mi ricorda la mia prima esperienza
lavorativa. Ma per fare il ministro dell’Integrazione la Kyenge non ha
esperienza, la vedrei piuttosto come assessore di un Comune di
cinquecento persone”. In conclusione: “Al posto della Kyenge
avrei proposto Giancarlo Gentilini, un democratico con grande
esperienza nell’integrazione. Cecile Kyenge è arrivata dove è arrivata
perchè si sarà arruffianata qualche gerarca del Pd“.
(Fonte)
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